A Civitella del Lago “Il mappamondo di Leonardo da Vinci del 1504”

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“Il mappamondo di Leonardo da Vinci del 1504”: a Civitella del Lago (TR) per la prima volta in Italia, saranno presentate le ricerche che attribuiscono al genio di Vinci il primo mappamondo con le Americhe.

 

Civitella del Lago, in provincia di Terni, si accredita sempre di più come centro culturale di prima grandezza e come “Borgo delle Uova” grazie al prossimo, importantissimo evento che la piccola località si appresta ad ospitare: nella Sala Brizzi di Civitella del Lago, infatti, il prossimo 22 Agosto alle 18:00, per la prima volta in Italia, il prof. Stefaan Missinne presenterà i dati raccolti in sei anni di ricerche in occasione della conferenza “Il mappamondo di Leonardo da Vinci del 1504”.

L’appuntamento si svolge nell’ambito degli appuntamenti dedicati a Leonardo da Vinci in occasione del cinquecentenario della sua morte, e segue la grande mostra cartografica “Sulle tracce del genio. Mappe e cosmografie ai tempi di Leonardo” organizzata, sempre a Civitella del Lago, lo scorso aprile.

Saranno presenti al prestigioso evento, oltre al prof. Missinne, il Soprintendente ai Beni archivistici e bibliografici dell’Umbria e delle Marche dott.ssa Giovanna Giubbini, il Sindaco di Baschi Damiano Bernardini, Emilio Moreschi Presidente dell’Associazione Roberto Almagià, e lo storico dell’arte Luca Tomìo.

La conferenza è organizzata dall’Associazione Culturale CivitellArte, dall’Associazione Roberto Almagià e dal Comune di Baschi che, per la prima volta, ha voluto essere parte attiva nella realizzazione di un evento di enorme portata culturale, che non poteva non essere ospitato a Civitella del Lago, delizioso borgo medievale che vanta una tradizione di importanti mostre di Cartografia Antica e un legame particolare con le uova dipinte, come testimonia la presenza del Museo dell’Ovo Pinto, unico al mondo nel suo genere.

L’evento gode del patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Terni, Cambridge Scholars Publishing, dal Museo Ovo Pinto, Rete Musei Umbria Lazio ed è sponsorizzato da Liberovo, azienda agricola locale che produce uova biologiche da allevamenti in libertà.

Il Globo al quale si riferisce il titolo è un mappamondo formato da due semisfere, ottenute dalla parte inferiore di due uova di struzzo, provenienti dall’antica Struzzeria una volta presente nei giardini del castello Visconteo di Pavia. Realizzato a mano, sulla sua superficie viene raffigurato per la prima volta, seppur in modo parziale, il continente americano. Ma non basta, l’oggetto, già per le sue caratteristiche preziosissimo, può essere stato realizzato, come già accennato, addirittura dalla mano del genio di Vinci. Nell’appuntamento di Civitella del Lago infatti, per la prima volta in Italia, il collezionista belga illustrerà gli esiti di sei anni di intense ricerche che lo hanno condotto a ritenere che il mappamondo realizzato con uova possa essere stato frutto della mano del grande genio di Vinci.

Il Mappamondo Da Vinci, scoperto dal collezionista belga Prof. Dr. Stefaan Missinne a Londra nel 2012, è un piccolo manufatto rinascimentale italiano di straordinaria importanza, risale al 1504 ed è il prototipo del mappamondo Lenox, realizzato mediante fusione in rame e conservato alla New York Public Library.

Questo mappamondo, su cui non compare la tradizionale croce, è da ritenersi un oggetto profano che pone l’osservatore di fronte ad un concetto del tutto nuovo nell’ambito degli studi sul Rinascimento italiano: esso testimonia infatti la più antica rappresentazione del Nuovo Mondo, nella sua parte centro-meridionale, su di un oggetto che possa essere tenuto sul palmo di una mano.

E’ il primo mappamondo su cui si possano trovare incisi i nomi di nazioni come, tra le altre, l’Italia, il Brasile, La Germania, la Gallia, la Russia, l’Anglia, la Scozia, l’Armenia e la Giudea.

Nel Codex Arundel, attualmente conservato presso la British Library, è stato scoperto dal Prof. Dr. Stefaan Missinne un disegno preparatorio di Leonardo per il suo mappamondo, risalente al 1503, relativo alle coste del Nuovo Mondo e dell’Africa, ciò testimonia in maniera inconfutabile il fatto che Leonardo Da Vinci fosse informato in merito alla scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo e soprattutto del concittadino Amerigo Vespucci.

In passato, il disegno in questione fu erroneamente interpretato come una raffigurazione della superficie della Luna.

Durante il suo soggiorno fiorentino nel 1504, il genio vinciano scrisse nel codice Atlantico la frase “… el mio mappamondo che ha Giovanni Benci…” menzionando il desiderio che l’oggetto gli fosse restituito da parte dell’amico Giovanni Benci, che lo aveva presso di sé.el mio mappamondo leonardo

Dalle analisi che sono state condotte sull’oggetto e da sei anni di intense ricerche, tante sono le prove inconfutabili, pubblicate dalla Cambridge Scholar Publishing nel 2018, che l’oggetto sia stato creato dalla mano di Leonardo.

Il mappamondo Da Vinci, è stato realizzato da un artista mancino, come sappiamo esser stato Leonardo, ed è costellato di immagini quali navi, un vulcano, marinai, un mostro marino, pentimenti, rappresentazioni di onde, montagne, fiumi, linee costiere, burle, la linea del Trattato di Tordesillas (risalente al 1494) ed un anagramma a struttura triangolare. Tutti questi elementi condurranno i partecipanti attraverso un affascinante viaggio fatto di mappe, rebus, simboli iconografici e frasi enigmatiche come “Hic sunt dracones”.

Il prof. Stefaan Missinne è Presidente onorario dell’Associazione Austria-Belgio e Fellow della Royal Geographical Society di Londra dove, il prossimo 28 Agosto, tornerà ad esporre quanto emerso dalle sue ricerche sul Globo di Leonardo.

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