Dopo l’anteprima alla Camera dei Deputati, la città celebra l’apertura ufficiale della Festa della Bruna, la più amata dai materani: spiritualità, cultura e identità in cammino verso l’UNESCO.
Con la cerimonia ufficiale tenutasi all’Auditorium Raffaele Gervasio, ha preso il via la 636ª edizione della Festa della Bruna, la celebrazione più sentita dalla comunità materana, che da secoli intreccia fede, tradizione e orgoglio popolare. Un evento che non smette di rinnovarsi, pur rimanendo fedele al suo spirito originario, e che oggi ambisce a un traguardo prestigioso: il riconoscimento come Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO.
La cerimonia d’apertura, presentata da Matteo Marchitelli ed Enzo Fabbrizio, si è aperta con un toccante minuto di silenzio in memoria del brigadiere Carlo Legrottaglie, sottolineando come la Festa sia, prima di tutto, un momento di comunità, memoria e condivisione.
Il Presidente dell’Associazione Maria SS. della Bruna, Bruno Caiella, ha tracciato un percorso che parte dal cuore delle istituzioni italiane — con l’anteprima alla Camera dei Deputati — per approdare al cuore della città, dove la tradizione si fa vita vissuta. «La Bruna – ha detto – è il volto di una comunità che resiste, si unisce e guarda al futuro senza dimenticare le sue radici».
Le istituzioni civili e religiose hanno ribadito il loro pieno sostegno. Tra gli interventi più significativi, quello del neo-sindaco Antonio Nicoletti, che ha voluto raccontare il legame personale con la festa: «La Bruna è la nostra identità. Per ogni materano rappresenta ricordi ed emozioni che attraversano le generazioni. È il nostro Capodanno dell’anima».
Il tema del Carro Trionfale, simbolo centrale della celebrazione, è stato svelato dall’artista Francesca Cascione: una barca in cammino, con Cristo come àncora e Maria come guida, accompagnata da angeli, in omaggio al Giubileo. Un progetto che unisce spiritualità e creatività, sostenuto con entusiasmo dagli “Angeli del Carro”.
A confermare la dimensione collettiva della festa, sono intervenuti rappresentanti dell’APT Basilicata, dell’Ente Parco della Murgia Materana, della Provincia di Matera e dell’Arcidiocesi, tutti concordi nel riconoscere alla Festa il valore di bene comune, da tramandare con responsabilità alle nuove generazioni.
Non è mancato lo spazio alla cultura e alla valorizzazione del patrimonio immateriale: dalla mostra “AMICTA” sugli abiti storici della Madonna, alle iniziative sportive e sociali, come il “Minibasket in piazza” e la mostra sul pane tradizionale, fino al merchandising ufficiale firmato “Madonna Design”.
Con il consueto mix di devozione, spettacolo, arte e partecipazione popolare, Matera si prepara a vivere le prossime settimane tra eventi, celebrazioni religiose e iniziative diffuse. Tutto culminerà il 2 luglio con il tradizionale e simbolico “strazzo” del Carro Trionfale, apice emozionale di una festa che, da 636 anni, unisce passato e presente, memoria e visione, in un abbraccio collettivo che fa della Bruna molto più di una ricorrenza: un’identità che ogni anno rinasce.