Presentato alla Camera dei Deputati il nuovo progetto “MIB – Mercato Italiano dei Borghi”, nato dalla collaborazione tra l’Associazione “I Borghi più belli d’Italia” e BMTI, con il sostegno di Slow Food. Obiettivo: certificare e promuovere le eccellenze produttive dei piccoli borghi italiani.
È stato presentato alla Camera dei Deputati “MIB – Mercato Italiano dei Borghi”, il nuovo progetto di valorizzazione e promozione delle produzioni tipiche e di qualità dei Borghi più belli d’Italia. Frutto della cooperazione tra l’Associazione I Borghi più belli d’Italia e la BMTI – Borsa Merci Telematica Italiana, il progetto si inserisce nella cornice delle strategie di rilancio dei territori interni, puntando sulla sostenibilità, l’autenticità e l’eccellenza delle produzioni locali.
All’evento di presentazione sono intervenuti Fiorello Primi, presidente dell’Associazione promotrice, Riccardo Cuomo, direttore della BMTI, e Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, partner del progetto.
Il nuovo piano operativo 2025-2028 riparte dai risultati ottenuti nel precedente quadriennio, durante il quale sono state censite e digitalizzate centinaia di filiere produttive locali, creando un database che rappresenta un patrimonio unico di cultura, tradizione e competenze artigiane. La nuova fase punta ora alla selezione e certificazione delle aziende agroalimentari più rappresentative, con l’obiettivo di creare una rete commerciale nazionale e internazionale a partire da una piattaforma digitale dedicata, che collegherà direttamente domanda e offerta.
“Partiamo con la seconda fase del Mercato Italiano dei Borghi – ha dichiarato Fiorello Primi – per selezionare, insieme a Slow Food, una prima vetrina di prodotti d’eccellenza, da immettere sia sul mercato fisico che su quello digitale. Vogliamo così sostenere i piccoli produttori, offrire nuove opportunità economiche e contribuire a contrastare lo spopolamento dei nostri borghi.”
Secondo Riccardo Cuomo, “l’accordo con l’Associazione rappresenta per BMTI un passo strategico: vogliamo creare strumenti concreti per lo sviluppo inclusivo delle filiere locali e garantire una crescita sostenibile, preservando il patrimonio culturale e produttivo dei borghi”.
Non meno significativo l’intervento di Barbara Nappini, che ha sottolineato l’importanza di pensare i borghi come luoghi da vivere e non solo da visitare:
“Crediamo in un sistema-borghi che sia ecologico, identitario, produttivo. Un ecosistema in cui agricoltura sostenibile, filiera corta e artigianato diventino motore di sviluppo e resistenza culturale.”
Il progetto MIB si propone così come una risposta concreta alle esigenze di un mercato sempre più attento a prodotti di qualità, sostenibili e rappresentativi dell’identità dei territori. Allo stesso tempo, offre un’opportunità concreta per generare occupazione, in particolare giovanile, e per rimettere in moto le economie locali con uno sguardo innovativo e rispettoso delle radici.
Tra le prossime tappe, il lancio ufficiale della piattaforma digitale, che costituirà il cuore commerciale e promozionale del progetto, e l’attivazione di percorsi di formazione e accompagnamento per le aziende selezionate. Un’iniziativa che conferma come dai piccoli borghi possano nascere grandi idee.