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“Moon in June”: inaugurazione dell’Anfiteatro Panicale di Beverly Pepper

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“Moon in June”, prima dei due eventi conclusivi ad ingresso gratuito, è pronta a sbarcare a Panicale. Con due distinti omaggi, prima a Pier Paolo Pasolini e poi a Nick Drakevenerdì 26 agosto verrà così inaugurato ufficialmente l’Anfiteatro Panicale di Beverly Pepper.

Taglio del nastro ufficiale quindi – con l’evento, organizzato con il patrocinio e il sostegno del Comune di Panicale e in collaborazione con la Pro-loco di Panicale, inserito nel cartellone del festival che quest’anno ha toccato varie località del territorio del Trasimeno – per l’opera ambientale che la grande artista statunitense ha donato al Comune di Panicale nel 2011.

Alle ore 19, ad ingresso gratuito, Carolina Balucani (voce narrante) e Mirco Bonucci (commento musicale voce) presenteranno “Io vengo qui dove non c’è nessuno perché è solo primavera”, letture tratte da Pier Paolo Pasolini. Lettere e poesie dell’autore dai contenuti intimi quasi confessionali sul tema dell’amore e della giovinezza, alcuni frammenti tratti da “Atti impuri”, scritto giovanile pubblicato postumo.

Alle ore 21 (attive le prevendite online andrà in scena “Songs in a Conversation”, il nuovo progetto del cantautore Roberto Angelini e del violinista e compositore Rodrigo D’Erasmo, un omaggio a Nick Drake a 50 anni dall’uscita del suo ultimo lavoro discografico “Pink Moon”. Il progetto nasce dal desiderio di testimoniare la grande passione per l’intramontabile Nick Drake, per tramandare e far conoscere ai giovani musicisti la sua eredità artistica e poetica, ricca di fragilità, lirismo e sensibilità, dando un tocco contemporaneo e moderno per restituire la magia e il carattere onirico delle versioni originali. Questo secondo tributo, che arriva dopo “Pongmoon – Sognando Nick Drake” del 2005, rappresenta una profonda interpretazione e condivisione delle tematiche e dei toni controcorrente di Drake, in cui sono di forte impatto ed emergono le mille sfaccettature dell’animo umano.

Il tutto, quindi, nel magnifico scenario dell’Anfiteatro Panicale firmato Beverly Pepper (in caso di pioggia l’evento si terrà al Teatro Comunale Cesare Caporali di Panicale, con lo stesso programma). Il progetto fu realizzato negli anni Novanta e venne presentato per la prima volta nel 1998 in occasione della mostra antologica “Beverly Pepper Trent’anni di scultura” presso Forte Belvedere a Firenze. Il forte e duraturo legame dell’artista con l’Umbria l’ha in seguito portata a donare l’opera a Panicale.

L’opera è parte integrante del percorso tematico “Panicale contemporanea” insieme alle sculture Arco rovesciato di Mauro Staccioli e Cristalli in formazione di Virginio Ferrari.

Realizzato su un declivio ai piedi del borgo, ridisegnando la collina e realizzando un palcoscenico definito da un grande muro in acciaio, Anfiteatro Panicale non è da considerarsi un mero monumento celebrativo dell’arte. Esso, infatti, è al tempo stesso un’opera d’arte autonoma e un teatro funzionante, che può accogliere spettacoli di musica, danza e altri tipi di performance e un centinaio di spettatori.

Come accade per le altre opere, anche in questo caso Pepper dialoga con l’ambiente circostante. Le sue sculture si inseriscono nello spazio come presenze concrete con le quali lo spettatore può relazionarsi e interagire. Per l’artista infatti progettare una grande scultura pubblica non poteva prescindere dal considerare il contesto architettonico e naturalistico nel quale si andava ad inserire.

Una scultura che è al tempo stesso un’opera d’arte autonoma e un teatro funzionante. Le gradinate, delineate con blocchi di pietra locale, fungono da sedute per gli spettatori.

L’opera è un richiamo diretto al teatro greco, ritrovando infatti gli elementi della “scena” e della “cavea”. La decisione dell’artista, di riportare il teatro al suo stato primordiale e in contatto diretto con l’ambiente, alimenta il bisogno di riavvicinamento tra uomo e natura, contatto perso nel processo di civilizzazione e urbanizzazione, sottolineando una totale integrazione e complementarietà.

L’evento di Panicale tirerà così la volata per i due ultimi appuntamenti di “Moon in June”, ad ingresso gratuito. Il festival quest’anno è stato caratterizzato dalla formula itinerante. Non solo la tradizionale Isola Maggiore (Tuoro) a far da scenario, ma tutto il Trasimeno in estate si è trasformato in un palcoscenico di eventi unici (Castiglione del Lago, Magione, Panicale, Passignano e Città della Pieve).

Così sabato 27 agosto nell’area della passeggiata di Passignano sul Trasimeno è in programma il concerto (ore 21.30) degli AlJazZeera feat. Frankie Hi-Nrg Mc (il concerto sostituisce a Passignano il live annullato della cantautrice folk inglese Beth Orton che avrebbe dovuto esibirsi il 21 luglio scorso). In questo caso jazz e rap si incontrano in un viaggio fatto di contaminazioni musicali, dissonanze in rima, cortocircuiti geografici. Influenze afroamericane e mediorientali, tre parti di Torino e una di Aosta, agitate e agitanti. L’improvvisazione incalzante del fraseggio hip-hop sposa la libera improvvisazione di un jazz dal sapore maghrebino. Ne deriva un’alchimia esplosiva che ha la verve del rock e l’eleganza del jazz. Frankie Hi-Ngr Mc, pioniere del rap italiano, e AljazZeera, trio che ha portato una ventata di freschezza al panorama jazz italiano, mettono così in scena una contaminazione senza eguali che rinnova i generi di provenienza, dove l’indignazione del rap diventa sottile e tagliente grazie alle melodie acide e rarefatte dei sassofoni di Manuel Pramotton, ai riff distorti del basso di Luca Mangani e ai ritmi sostenuti della batteria di Donato Stolfi.

Gran finale di Moon in June, infine, a Città della Pieve, domenica 28 agosto (ore 21): “Gabriele Mirabassi e Maurizio Giammarco play Ciammarughi”. Una novità quindi rispetto a quanto annunciato precedentemente: Giammarco infatti, per problemi logistici, sostituirà Flavio Boltro. Tre musicisti (Maurizio Giammarco al sax, Gabriele Mirabassi al clarino, Ramberto Ciammarughi al pianoforte) che, pur conoscendosi da anni, hanno collaborato insieme pochissime volte. In questo progetto si riuniscono per dare vita ad alcune composizioni del pianista Ciammarughi, in una visione interpretativa che, data l’unicità di questa formazione, non ha precedenti. In apertura di serata spazio al progetto Mora, con Miriam Fornari (voce e pianoforte), Ruggero Fornari (chitarra), Joe Rehmer (basso), Evita Polidoro (batteria).

Moon in June è realizzato con il sostegno della Regione Umbria, dei “Fondi POR FESR Umbria 2014-2020 – Az. 3.2.1 – Avviso Pubblico per partecipazione Progetto Spettacoli dal Vivo” e di 6 Comuni del territorio lacustre (Tuoro, Castiglione del Lago, Passignano, Magione, Panicale, Città della Pieve).

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