“Moon in June”: dieci anni tra musica, emozione e impegno

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È la “Decima Luna” quella che illuminerà la stagione 2025 di Moon in June, il festival umbro che da dieci anni fonde paesaggio, musica e visioni in un unico progetto culturale. Presentato mercoledì 4 giugno al Salone d’Onore di Palazzo Donini, il cartellone dell’edizione del decennale promette un viaggio sonoro che si estende dall’estate fino a fine anno, tra artisti affermati e nuove proposte, luoghi simbolici del Lago Trasimeno e incursioni nel cuore di Perugia.

Un’edizione speciale – come ha sottolineato la direttrice artistica Patrizia Marcagnani – che vuole “celebrare la musica autentica, le voci fuori rotta e la libertà artistica”, ma anche lanciare messaggi di pace e speranza. E proprio con un potente appello si è aperta la conferenza stampa, grazie a un messaggio della cantante israeliana Noa, che ha condannato con parole chiare e toccanti il conflitto a Gaza, invocando il dialogo, la giustizia e la convivenza tra i popoli.

Il festival: dalle acque del Trasimeno ai cieli del jazz europeo

Il cuore pulsante della rassegna saranno, come da tradizione, le due giornate all’Isola Maggiore di Tuoro sul Trasimeno. Il 21 e 22 giugno il festival torna alle origini con “La Decima Luna”: sabato 21 Vinicio Capossela proporrà Sirene, uno spettacolo inedito tra mito, suoni e maree, preceduto da Renzo Rubino. Domenica 22 spazio alla canzone d’autore con Dente e all’intensità sonora di Il dominio della luce, nuovo progetto di Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo.

A seguire, Moon in June si diffonderà nei borghi lacustri: il 27 giugno Castel Rigone ospiterà Laura Agnusdei e Valentina Magaletti, due tra le artiste più sperimentali della scena italiana; il 28 sarà la volta di Tricarico a Castiglion Fosco, per un concerto intimo e surreale. Gran finale estivo il 29 giugno alla Rocca Medievale di Castiglione del Lago con Noa e la special guest Miriam Toukan, in un incontro musicale tra culture e spiritualità.

Dal palco al cuore: memoria e nuovi orizzonti

L’autunno di Moon in June sarà altrettanto intenso: l’8 novembre si inaugura la nuova rassegna invernale dedicata al nu-jazz all’Auditorium San Francesco al Prato con Shabaka Hutchings, tra i nomi di punta della scena jazz europea contemporanea. L’11 novembre, invece, un concerto speciale ricorderà il giornalista e amico del festival Riccardo Regi, con la band L’Estate di San Martino e ospiti.

Un festival che è anche messaggio

A sostenere la rassegna ci sono la Regione Umbria, Sviluppumbria e i Comuni del Trasimeno. La presidente della Regione Stefania Proietti ha sottolineato il valore culturale e umano dell’iniziativa: “Moon in June è musica, ma anche messaggio di speranza, di dialogo e di pace. In Umbria la cultura è ancora un baluardo di umanità”. Parole condivise dalla presidente dell’Assemblea legislativa Sarah Bistocchi, che ha evidenziato la crescita del festival come esperienza collettiva e strumento contro ogni forma di violenza.

Con un programma che tocca il cuore e la mente, tra paesaggi incantati, note evocative e pensiero critico, la “Decima Luna” si annuncia come la più intensa delle stagioni: una vera costellazione di emozioni che attraversa l’Umbria lasciando una traccia profonda.

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