A Fratta Todina la Natività eco-friendly per un Natale ecosostenibile

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Un presepe realizzato con materiale di riciclo per la Natività eco-friendly di Fratta Todina.

Sarà un Natale davvero innovativo quello offerto da Fratta Todina quest’anno. Dal 14 dicembre al 6 gennaio infatti, ad animare le vie del centro storico sarà un presepe con statue di circa 5 metri di altezza e rivestite con materiali di riciclo.

Il progetto della Natività eco-friendly, patrocinato e fortemente voluto dal Comune, sta comportando la collaborazione di vari Enti, pubblici e privati, presenti sul territorio. Gli studenti di scuole elementari e superiori insieme agli ospiti del Centro Speranza ed in collaborazione con il Centro locale di Alzheimer, provvederanno alla fabbricazione delle statue raffiguranti i personaggi principali della Natività. Le sagome verranno poi rivestite con materiali di riciclo, incoraggiando, da un lato, la creatività di bambini, ragazzi e disabili e, al contempo, sensibilizzando quanti prenderanno parte al progetto alle tematiche ambientali e all’importanza del riciclo.

Dando nuova vita a materiali di scarto, i giovani impareranno a comprendere come poter riutilizzare oggetti considerati ormai inutili e gettati tra i rifiuti. Inoltre, il progetto offre la possibilità agli studenti dell’Istituto superiore Ciuffelli- Einaudi di Todi di concretizzare le nozioni apprese sui banchi di scuola; sarà, infatti, compito dei ragazzi dell’indirizzo di Elettronica progettare e realizzare la stella cometa luminosa lunga 5 metri che andrà a sovrastare il presepe. “Da anni si parla di riciclo dei materiali, diminuzione degli imballaggi della grande distribuzione, diminuzione della plastica – spiega il Sindaco Gianluca Coata – ma ancora si è fatto poco per mettere in atto tutte le misure possibili per la salvaguardia del territorio”. “Ogni anno – continua – i Comuni ed i cittadini sono impegnati per l’ottimizzazione della nettezza urbana al fine di raggiungere obiettivi al disopra del 70% di differenziata, come imposto dalle normative europee, ma questo, a mio parere, non è sufficiente. Non possiamo ancora discutere sull’utilizzo della plastica: ormai è chiaro che essa sta creando un forte inquinamento dei nostri mari e di tutto il pianeta, quindi deve essere sostituita con altri materiali, come il vetro che si utilizzava una volta”.

Chiara Urbanelli

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