Sabina. Castelnuovo di Farfa, la conta dei danni post nubifragio

alluvione castelnuovo di farfa

Le immagini di distruzione per eventi climatici eccezionali, che siamo ormai abituati a vedere in tv, il 23 maggio scorso non erano lontane, ma a casa nostra, in Sabina, dov’è stato particolarmente colpito il comune di Castelnuovo di Farfa. Strade interrotte, case e cantine allagate, decine di smottamenti, giardini e orti distrutti, alberi di olivo e di ciliegio bersagliati, per interminabili minuti, da chicchi di grandine.

E’ questo il nostro nuovo clima, al quale dobbiamo purtroppo abituarci, imparando a convivere con repentini cambiamenti meteorologici. Lo diceva stamani al bar, con pacata rassegnazione, Renzino, un anziano del paese che giurava di non aver mai visto tanta distruzione in giro per la campagna.

Ma l’aspetto positivo, pur nella tragicità della vicenda, è stata la reazione immediata della giovane amministrazione di Castelnuovo di Farfa, fatta da persone competenti ma che certo non avevano mai affrontato un’emergenza di tale portata.

E’ la capacità delle donne e degli uomini di reagire con tempestività e competenza la vera forza del genere umano di fronte ai disastri. La sera del 23 maggio, infatti, l’amministrazione di Castelnuovo di Farfa ha immediatamente richiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale, ha attivato il Centro Operativo Comunale, COC, di protezione civile, ha individuato e convocato le imprese che, accanto ai vigili del fuoco e ai carabinieri, intervenuti dopo pochi minuti, hanno iniziato a rimuovere terreno, alberi e detriti di ogni genere che avevano occupato le sedi stradali e interrotto completamente la viabilità del paese.

Lavorando alla luce delle fotoelettriche, le imprese sotto la direzione del Sindaco, del vicesindaco, e di un consigliere, sono riuscite a ripristinare la viabilità comunale poco dopo la mezzanotte. Più grave la situazione della strada provinciale Mirtense, interrotta da smottamenti e caduta di massi in più punti. Infatti le imprese che operavano hanno potuto ripristinare la viabilità solo nel pomeriggio del 24 maggio.

Il Sindaco, però, ha dovuto fare subito appello ai cittadini affinchè il transito avvenga con la massima cautela per la presenza di fango e detriti.

Il ritorno del sole e l’assenza di pioggia del giorno successivo ha permesso la conta dei danni che hanno interessato la sede del depuratore e svariate abitazioni, cantine, garage e terreni. Attendiamo di capire l’entità dei danni che saranno certamente ingenti per le imprese e per l’agricoltura. Fondamentale per evitare ulteriori allagamenti è stata l’attività, durante l’intera giornata del 24 maggio, di pulizia di tombini e grate stradali, poiché le previsioni meteo per il fine settimana non sono affatto rassicuranti.

Accanto alla pulizia delle strade è stata notevole l‘attività di verifica dei danni lamentati dai cittadini, a molti dei quali il Sindaco ha fatto visita personalmente per rendersi conto del livello di gravità della situazione e dello stato delle persone. La Regione dal canto suo ha immediatamente attivato la Protezione Civile e ci auguriamo che stia prendendo gli opportuni provvedimenti per aiutare il piccolo comune sabino a far fronte ai costi che tali straordinari eventi climatici comportano.

Giuseppe Manzo

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