Nuove dotazioni per il laboratorio del museo del vetro di Piegaro

museo del vetro piegaro

Domenica 8 maggio a Piegaro, presso il Laboratorio del Museo del Vetro , alle ore 16.30 alla presenza delle autorità civili e religiose è in programma una festa di inaugurazione del laboratorio del vetro che si arricchisce di nuove dotazioni tecnico strumentali: un forno per la vetrofusione e un cannello per la lavorazione a lume grazie ad un progetto finanziato dalla Regione Umbria (L.R.24/2003 Programma annuale 2015)

Il titolo della manifestazione “Il Museo Fabbrica” già utilizzato in occasione della realizzazione della fornace da vetro, inaugurata nel 2013 sempre grazie al contributo della Regione Umbria L.R. 24/2003, vuole sottolineare l’operosità del museo che non si limita a presentare le sue opere ma che si attiva concretamente per realizzarne di nuove.

Nel corso della festa di inaugurazione verranno effettuate dimostrazioni e laboratori sulle nuove strumentazioni, a partire dalla mattina, sarà presente un piccolo mercato artigianale del vetro e dalle ore 18.00 verrà offerto a tutti i partecipanti un buffet accompagnato dai vini delle cantine del territorio e dalla musica jazz del gruppo The Canter.

L’evento è a cura dell’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Piegaro , del Museo del Vetro in collaborazione con l’ass.cult. Il Borgo.

Il Museo del Vetro è la testimonianza più importante di un’antica tradizione di lavorazione del vetro, che ha caratterizzato Piegaro e la sua economia, dal XIII secolo. L’edificio che attualmente ospita l’esposizione è l’ultima sede, dentro le mura del paese, della Vetreria che nel 1968 venne dismessa, spostando la produzione in un impianto nuovo alla valle del paese, tuttora esistente.

L’edificio che ospita al suo interno il percorso museale, si sviluppa su tre piani. Il piano principale ospita la sala delle volte, che costituisce probabilmente una delle parti più antiche dell’edificio. Sempre nel piano principale si trova la sala del forno, dove si svolgeva la lavorazione del vetro.Nel piano seminterrato si trovano le gallerie che fungevano da magazzino, il sistema di riscaldamento del forno, costituto da un bruciatore e da una serie di cunicoli che correva sotto il pavimento del bruciatore. Il sistema di cunicoli si raccordava con la base della ciminiera, tramite un collegamento oggi non più visibile, per l’espulsione dei fumi prodotti dalla combustione. Nel piano superiore del complesso, un tempo occupato principalmente dagli uffici, tranne che per alcune aree, dove avveniva l’ultima fase della lavorazione dei fiaschi, lo sbiancamento dell’impagliatura tramite zolfo, sono stati ricavati diversi ambienti: una sala conferenze, un laboratorio e un magazzino, utilizzati per le numerose attività proposte dal museo, come convegni, seminari, corsi di artigianato, laboratori didattici per bambini, ragazzi e adulti.

Il Museo del Vetro di Piegaro ha da anni strutturato le proprie attività con l’obiettivo di conservare e valorizzare la tradizione artigianale del vetro. Tale lavorazione si era andata perdendo, a causa della completa meccanizzazione dell’industria del vetro, ma grazie alle iniziative del Museo il territorio ha riscoperto l’interesse verso l’aspetto artigianale, come testimoniano le numerose presenze in occasione delle dimostrazioni di soffiatura e dei corsi di artigianato ed in particolar modo in occasione de “L’OPERA DEI VETRAI”, giunta alla sua IV edizione ,organizzata annualmente nel secondo fine settimana di ottobre, che vede la presenza di maestri vetrai provenienti da tutte le zone d’Italia che danno vita a due giorni di lavorazioni dal vivo attraverso tecniche e stili diversi : lavorazione a fornace, diverse tipologie di soffiatura del vetro, lavorazione a fiamma, tecnica Tiffany, incisione, vetro fusione.

Il laboratorio, per il Museo di Piegaro rappresenta non solo un elemento caratterizzante, distintivo ed aggiuntivo dell’offerta museale ma anche una risorsa in termini di visibilità e di maggior numero di presenze di visitatori. La finalità di questo progetto è quella di sviluppare ulteriormente il filone della valorizzazione dell’artigianato su vetro e dei relativi laboratori. Attraverso l’acquisizione di un forno per la vetrofusione , di dotazioni per la lavorazione a lume e di particolari attrezzature e strumenti quali: canne da prelievo e da soffio e delle forbici e pinze, per la lavorazione del vetro a fornace (già presente) si dà vita ad un laboratorio unico, completo ed autosufficiente nel quale poter sviluppare e apprendere le più importanti tecniche di lavorazione del vetro. (Lavorazione a fornace permette di affrontare tutte le tipiche lavorazioni i a caldo, dalla soffiatura alla scultura. in particolare la soffiatura permette di creare oggetti di uso quotidiano dall’arredamento all’illuminazione.

La Vetro fusione permette di creare svariati oggetti e opere utilizzando diversi tipi di materiali: la lastra piana, appoggiata su supporti compatibili, può assumere, ad alte temperature, una infinità di forme; le tessere di vetro opportunamente sagomate e unite ad ossidi di vetri, smalti o altre sostanze danno vita a “quadri” con effetti multicolori e profondità inaspettate.La vetrofusione permette di produrre vetrate, oggettistica, piastre-scultura e bigiotteria con moltissimi interventi di tipo pittorico.

La lavorazione a lume consiste nel modellare dei semilavorati sotto forma di tubi e bacchette, con diversi diametri e spessori.Attraverso la modellazione del vetro a cannello si possono creare sculture, figure o gioielli, pendenti, anelli o monili) La dotazione completa delle suddette strumentazioni può da oggi garantire ai potenziali fruitori (corsisti, mastri vetrai, giovani artigiani e a tutti coloro che fossero interessati a queste attività) un’ampia gamma di strumenti e attrezzature installate e fruibili in un unico complesso.

Il Museo del Vetro, con il suo laboratorio può diventare un vero e proprio punto di riferimento per l’artigianato artistico sul territorio e un nuovo centro di produzione, dove il vetro può essere studiato e progettato, lavorato con dimostrazioni anche aperte al pubblico, e commercializzato, creando nuove professionalità ed occupazione.

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