Orvieto candidata Città Europea dello Sport 2017

orvieto città europea dello sport

Il discobolo, tratto da un vaso etrusco del VI sec. a.C. che fa parte del cosiddetto “Gruppo Orvieto” (ampia collezione di manufatti prodotti localmente) è il logo che caratterizza la candidatura di Orvieto a Città Europea dello Sport 2017 ed è stato presentato presso la sede comunale al Comitato di Valutazione, ad Orvieto in visita di verifica.

Il Comitato di Valutazione previsto dal Regolamento Generale ACES Europe (European Capitals and Cities of Sport Federation) / Delegazione Italia, infatti, è chiamato a controllare e stimare l’esistenza dei requisiti della nostra città per potersi aggiudicare il prezioso riconoscimento sulla base di una serie di parametri che sono parte integrante del dossier di presentazione.

Giunti in città nel pomeriggio di venerdì e dopo l’incontro con il Sindaco Giuseppe Germani e i componenti dell’Amministrazione e la visita del centro storico e dei principali monumenti, questa mattina i tecnici del Comitato di Valutazione: Pietro Pallini, Vincenzo Lupattelli, Pasquale Alfieri, Andrea Marchetti e Simone Mancini accompagnati dagli Amministratori e dallo Staff dell’Ufficio Sport del Comune, dalla Presidente del Panathlon Orvieto, Rita Custodi, hanno visitato le strutture sportive della Scuola di Specializzazione della Guardia di Finanza (ex SMEF), dell’Istituto Comprensivo Orvieto Baschi “Luca Signorelli”, del centro sportivo “Federico Mosconi” di Sferracavallo (calcio Femminile), del Palazzetto dello sport “PalaPapini” di Ciconia, del Centro Polisportivo “Luigi Muzi” in località La Svolta (Tennis, Atletica leggera e calcio) e della Piscina Comunale.

Poi nel pomeriggio, nuovo incontro in Comune per la cosiddetta “difesa della candidatura”, dove l’Amministrazione Comunale attraverso la Vice Sindaco e Assessore allo Sport, Cristina Croce e la Consigliera delegata ai rapporti con le organizzazioni sportive, Roberta Cotigni ed i rappresentanti delle Associazioni e Società Sportive del territorio, hanno presentato i punti salienti della proposta riassunti nel corposo Dossier di candidatura, dove sono indicati i principali impianti sportivi e le loro caratteristiche, le Associazioni presenti, le organizzazioni sportive e il programma di politica sportiva portata avanti nel corso degli anni, ma anche la lunga e gloriosa storia dello sport locale, i successi, gli atleti che da Orvieto si sono affermati nel mondo dello sport, l’impegno nella direzione dell’inclusione sociale e culturale attraverso lo sport aperto a tutti e poi foto e tante altre informazioni.

Al termine si è svolta la Conferenza Stampa nel corso della quale i componenti della Commissione, pur non potendo anticipare alcun giudizio dal momento che proseguirà fino all’inizio del prossimo autunno la verifica nelle altre città italiane candidate al prestigioso riconoscimento (la proclamazione è programmata per novembre da parte del Parlamento Europeo) hanno usato espressioni di apprezzamento per l’accoglienza loro riservata e le bellezze di Orvieto che, hanno ammesso: “ha le caratteristiche per diventare la Città Europea dello Sport 2017”.

“Una giornata molto entusiasmante, impegnativa ma divertente – ha commentato Cristina Croce – ora teniamo le dita incrociate e confidiamo di conoscere al più presto il giudizio del Comitato di Valutazione. In questi mesi abbiamo lavorato sodo per dimostrare la centralità dello sport nella società orvietana e per preparare al meglio Orvieto ad affrontare questa sfida, per questo rinnovo il ringraziamento dell’Amministrazione Comunale a tutte le Associazioni sportive e ai singoli cittadini che hanno dato il loro contributo. Adesso dobbiamo sperare insieme, consapevoli di aver comunque iniziato un percorso che vede Orvieto sempre più protagonista. La targa che ci è stata consegnata è il simbolo della partecipazione a questa sfida”. 

“Il Comitato di Valutazione è chiamato a giudicare la città nel suo insieme – ha aggiunto Roberta Cotigni – ma ha visto anche il nostro entusiasmo nel dimostrare quanto Orvieto vuole e può fare per lo sport, per questo siamo ottimisti. Ringrazio tutte le realtà sportive e i volontari che hanno lavorato a vario titolo all’obiettivo, a partire da Carlo Moscatelli Presidente della FIDAL Umbria e Rita Custodi, Presidente del Panathlon Orvieto”.

 La giornata dei commissari di ACES Europe Italia si è conclusa con la partecipazione alla 2^ Edizione della manifestazione “Fair Play Città di Orvieto – Lo Sport Torna in Piazza” svoltasi a partire dalle 20:30 nelle principali piazze del centro storico, dove sono andate in scena le massime espressioni delle discipline sportive praticate nella nostra città. Evento promosso dal Panathlon Orvieto e dal Comune / Assessorato allo Sport per favorire il Fair Play in tutte le forme allo scopo di creare un dialogo sportivo tra soggetti che perseguono finalità sociali e culturali.

La figura del discobolo rappresentato nel logo della candidatura di Orvieto Comune Europeo dello Sport 2017 è tratto da un vaso etrusco del VI sec. a.C. facente parte del cosiddetto “Gruppo Orvieto”, ovvero di un’ampia collezione di manufatti prodotti localmente. Tali esemplari, sebbene di qualità inferiore rispetto agli analoghi attici, rivendicano tuttavia una certa indipendenza esecutiva e formale. Giochi e pratiche sportive “ante litteram” entravano a pieno titolo nelle ritualità del “Fanum Vultumnae”, il santuario più importante della dodecapoli etrusca. Il Fanum aveva sede a Orvieto e da alcuni anni un importante lavoro di scavo condotto dall’Università di Perugia sotto la direzione della Prof.ssa Simonetta Stopponi sta restituendo una notevole quantità di reperti e di informazioni. Nella scelta del logo per Orvieto Comune Europeo dello Sport 2017 il pensiero è andato proprio all’ignoto autore del vaso che avrebbe tratto ispirazione dalle gare sportive che ebbero regolarmente luogo, ormai più di 26 secoli fa, proprio negli spazi aperti del “Fanum Voltumnae”.

Anche l’epoca medievale è raccontata da giochi quali: gare podistiche, palio con i cavalli, lotta, giostra, corsa all’anello, gara con le balestre, la Quinta e l’assalto al castello.

Nel Novecento, dal ‘32 al ’43, Orvieto è stata poi sede dell’Accademia Femminile di Educazione Fisica (l’Isef dell’anteguerra), vero e proprio college all’americana frequentato, a pagamento da ragazze tra i 16 e i 23 anni provenienti da tutta Italia, destinate all’insegnamento dell’educazione fisica femminile nelle scuole medie e nelle strutture dell’Opera Nazionale Balilla (poi GIL).

Nel dopoguerra l’Accademia venne trasformata nella sede della Scuola Militare di Educazione Fisica (SMEF) che per lungo tempo ha ospitato il fior fiore di atleti professionisti: calciatori, tennisti, cestisti, fondisti, pugili, pallavolisti, e che oggi è sede del prestigioso Centro Addestramento di Specializzazione della Guardia di Finanza.

In tempi più recenti il legame tra Orvieto e lo Sport si rintraccia inoltre nei 106 anni dell’Orvietana Calcio, nei 70 dell’Orvieto Basket, nei 50 della Libertas Orvieto.

Attualmente ad Orvieto lo sport è praticato da persone di tutte le età: esiste un vivacissimo settore giovanile con un’importante partecipazione di bambine e ragazze (volley, basket, atletica ma anche calcio e rugby e scherma); ci sono squadre che militano nei campionati di serie superiore accanto a decine e decine di squadre impegnate nelle più differenti discipline; poi ci sono significative esperienze di integrazione sociale realizzate tramite la pratica sportiva.

Su circa 21mila abitanti, almeno la metà pratica, più o meno regolarmente, una qualche disciplina sportiva o fisica. Il comitato territoriale della UISP, l’organizzazione di promozione sportiva più diffusa sul territorio, conta da sola 3500 tesserati. Sono oltre 50 le associazioni e organizzazioni sportive che alimentano di sport, di socialità e di entusiasmo la città.

Lo sport partecipa alla storia di questi luoghi, basti pensare che ancora oggi, dall’esito della “Staffetta dei Quartieri” della vigilia del Corpus Domini dipende la successione delle uscite dei quartieri del Corteo Storico; e poi la Staffetta Praga-Orvieto che ancora oggi simboleggia il cammino del sacerdote boemo Pietro da Praga, figura legata alla storia del Miracolo Eucaristico di Bolsena, custodito nel Duomo di Orvieto.

Orvieto è la capitale di “Cittaslow”, la rete mondiale delle città del buon vivere, del vivere lentamente. Circa 200 città con meno di 50mila abitanti di 5 continenti da quasi 20 anni condividono uguali principi su: mobilità, sviluppo sostenibile, integrazione culturale, qualità ambientale e urbana, valorizzazione delle produzioni locali. In questo senso, la candidatura di Orvieto a Città Europa dello Sport 2017 è un’ulteriore valore perché valorizza la pratica sportiva come punto di forza per la realizzazione di modello di “città a misura d’uomo” di cui il mondo ha oggi un urgente bisogno.

Poi ci sono gli orvietani che, nello sport, sono andati velocissimi: da Andrea Stella, ingegnere di pista della Ferrari e ora della McLaren a Stefano Tilli, velocista e quattro volte olimpionico. Da Romolo Pelliccia, pluridecorato marciatore della categoria master a Valeria Pedetti, anch’essa marciatrice e collezionatrice di allori.

E poi Luca Coscioni, emblema dell’impegno civile e politico per la libertà della scienza “il maratoneta che ha corso per la libertà di ricerca” a cui Orvieto dedica da alcuni anni il Memorial di Atletica Leggera M/F per ricordarne lo spessore morale e civile e la straordinaria passione sportiva. Evento che ogni anno richiama atleti di altissimo livello nazionale e internazionale.

Orvieto nello sport è anche l’indimenticato Mario Frustalupi e i tanti atleti passati e presenti, i calciatori usciti dal vivaio dell’Orvietana, le giovani promesse dell’atletica e del tennis; e ancora gli atleti paralimpici, lo schermidore Luigi Zonghi, nato a Orvieto ed il campione di pesca sportiva Fabio Coscia, velocissimi nel mostrare al mondo che il talento sportivo non conosce barriere.

L’allenatore di Volley di seria A, Marco Mencarelli, orvietano d’origine, è diventato il padrino della  candidatura di Orvieto a Città Europe dello Sport 2017. E’ proprio lui ha sottolineare come “l’attenzione allo sport di massa” unita allo spirito di aggregazione rappresenti un tratto caratteristico della nostra città.

“Orvieto – afferma – è una città storica, una città di cultura e una città dove il sociale trova attuati principi di integrazione, condivisione e cooperazione. Questi sono valori insiti anche nello sport: la pratica sportiva per la salute, per l’integrazione e per la condivisione del tempo libero non scredita, anzi, esalta il valore della cooperazione verso il raggiungimento di obiettivi comuni.

Da quando ho lasciato Orvieto, per motivi di lavoro, non ho trovato, nei miei spostamenti, la stessa attenzione allo sport di massa e all’aggregazione socio-culturale attraverso lo sport che ho conosciuto ad Orvieto. Questa considerazione rende la mia città natale a tutti gli effetti città dello sport per la gente e per il vivere sociale”.

 

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