L’ospedale di Rieti rischia di essere declassato

ospedale de lellis

di Giuseppe Manzo

 

Le associazioni sanitarie della città, tra le quali ALCLI, che hanno costituito da tempo un Coordinamento per il Diritto alla Salute, lunedì 18 febbraio hanno consegnato al Presidente della Regione Zingaretti un appello per evitare il ridimensionamento dell’Ospedale De Lellis ed hanno chiamato i cittadini di Rieti e provincia a partecipare all’assemblea pubblica che si terrà giovedì 21 febbraio alle ore 18.00, in Via del Terminillo presso la sede ALCLI.

“Infatti, contrariamente a quanto emerso fino a questo momento, l’Ospedale di Rieti è in una situazione di allarme. A denunciarlo, documenti alla mano, sono le associazioni di volontariato che operano dentro l’ospedale reatino da tanti anni e numerosi medici in servizio” ha sostenuto il Coordinamento.

La fonte della preoccupazione che si è diffusa nella città è l’applicazione in corso della legge Balduzzi-Lorenzin che ridimensiona gli ospedali nazionali sulla base del numero dei residenti e del volume delle prestazioni erogate.

Come si può pensare di ridimensionare un ospedale come quello di Rieti e provincia che già oggi è inadeguato per struttura e servizi alla popolazione che orbita intorno ad esso, si chiede il Coordinamento delle associazioni sanitarie di Rieti.

Come si può immaginare di ridurre la qualità di prestazioni che già oggi non sempre sono adeguate ad una moderna società, si sono chiesti medici e operatori sanitari.

Nella città di Rieti e in provincia sta montando la protesta contro chi prova a ridurre il costo e la qualità di una sanità che non è ancora all’altezza nella nostra città e nel nostro paese; un sistema sanitario che non ancora ha preso in seria considerazione le richieste e i bisogni delle persone malate e delle loro famiglie, che chiedono cure contro il dolore e maggiore attenzione, specie quando la persona malata è anziana, sofferente e in fase avanzata di malattia.

Il Coordinamento del Diritto alla Salute e tantissimi cittadini di Rieti e provincia chiedono altresì alla Regione di rendere concreto il programma di costruzione di un moderno e avanzato ospedale da realizzarsi con criteri antisismici.

“La voce di una territorio inascoltato da sempre dovrà finalmente arrivare forte e chiara a tutti coloro che hanno in mano il destino del nostro Ospedale” ha sostenuto Santina Proietti, presidente di ALCLI.

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