Parkinson: nuove speranze da uno strumento impiantabile

Nuove speranze per i malati di Parkinson arrivano da un dispositivo impiantabile testato durante un trial internazionale.

La stimolazione cerebrale profonda (Dbs) è una delle soluzioni terapeutiche che offre maggiori prospettive ai malati, consentendo di controllare i sintomi più evidenti attraverso un piccolo dispositivo impiantato nel paziente. Il congegno emette leggere stimolazioni che arrivano al cervello attraverso sottili elettrocateteri. In questo modo, l’attività cerebrale viene ‘modulata’ per favorire il coordinamento dell’attività motoria, la riduzione dei tremori, e la diminuzione della rigidità muscolare.

Il recente trial internazionale Vantage ha valutato il sistema di stimolazione cerebrale profonda Vercise, realizzato da Boston Scientific. Allo studio, che ha coinvolto 6 centri europei, ha partecipato l’Irccs, Istituto ortopedico Galeazzi di Milano, unico centro italiano.

I risultati, pubblicati su ‘Lancet Neurology’, hanno dimostrato un miglioramento significativo della funzionalità motoria, oltre che della qualità della vita, dei pazienti con Parkinson. “Una delle ragioni chiave di questo risultato è il controllo indipendente multiplo della corrente in questo sistema – afferma Mauro Porta, responsabile del Centro malattie extrapiramidali e sindrome di Tourette del Galeazzi e investigator neurologico dello studio -. Infatti, anche se la Dbs rappresenta un trattamento altamente efficace, possono insorgere alcuni effetti collaterali indesiderati, causati dalla diffusione della stimolazione alle regioni cerebrali adiacenti. Il sistema Dbs considerato dal nostro studio, invece, permette di localizzare la stimolazione nelle aree necessarie, minimizzando il coinvolgimento delle aree cerebrali circostanti”. “Lo studio Vantage dimostra che un numero significativo di pazienti affetti da Parkinson può gestire con successo un sistema Dbs ricaricabile – afferma Domenico Servello, responsabile dell’Unità di neurochirurgia dell’Irccs Galeazzi di Milano e investigator neurochirurgico del lavoro -. Sono convinto che le nuove opzioni di programmazione e la durata della batteria di questo sistema, fino a 25 anni, che il paziente può ricaricare da casa, siano vantaggi molto importanti”.

Lo studio Vantage è un trial multicentrico, prospettico, che ha valutato 40 pazienti in 6 centri europei. I risultati del follow-up a 1 anno sono stati coerenti con i primi risultati a 6 mesi, confermando che i pazienti hanno tratto notevole beneficio dalla terapia nel tempo. I risultati dello studio Vantage hanno infatti evidenziato il miglioramento del 62,2% nella funzionalità motoria a 6 mesi dopo l’impianto, quello della funzionalità motoria, associato a un miglioramento complessivo delle attività quotidiane e la riduzione dei farmaci, da parte dei pazienti, del 58,1% a 12 mesi, rispetto all’utilizzo antecedente la procedura di stimolazione cerebrale profonda.

 

Credits: foto www.implantable-device.com

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