Sabato 24 maggio 2025 l’Auditorium San Francesco al Prato ospiterà “La cura della gioia”, un evento di grande spessore umano e scientifico organizzato dalla Fondazione Fabio e Simona Cancelloni, dedicato a temi profondi e urgenti come depressione, disagio psichico e rischio suicidario.
Un’intera giornata – aperta a tutti, non solo agli specialisti – costruita per sensibilizzare, fare prevenzione e combattere lo stigma che ancora oggi circonda la sofferenza psichica. Il titolo dell’evento rimanda a una dimensione spesso trascurata: quella della gioia, intesa come possibilità concreta, anche nei percorsi di cura e rinascita.
Una giornata tra laboratori, convegni e musica
Il programma si apre la mattina, tra l’Auditorium e la Biblioteca dell’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci, con laboratori gratuiti su prenotazione di mindfulness e bioenergetica. Gli incontri, guidati da specialisti come Lorenzo Truffi, Arianna Isabella Curcio, Gianmarco D’Ercole e Filippo Ubaldi, permetteranno ai partecipanti di sperimentare tecniche che armonizzano corpo, mente e relazioni.
Dalle 14:30 spazio al convegno scientifico “La cura della gioia”, con interventi di docenti universitari, psicologi, psichiatri e professionisti della salute mentale, tra cui Claudia Mazzeschi, Patrizia Moretti, Francesco Bottaccioli e Giuseppe Caserta. Il dibattito sarà moderato dalla psichiatra Giorgia Babbini, referente medico-scientifico della Fondazione.
L’evento è accreditato ECM (n. 810 – 448987) e prevede 5 crediti formativi per diverse categorie professionali, tra cui medici, psicologi, farmacisti e fisioterapisti. L’iscrizione, gratuita ma obbligatoria, è possibile entro il 20 maggio tramite il sito www.fondazionecancelloni.it o su Ticket Italia.
La musica come abbraccio collettivo
A concludere la giornata, alle 21:30, sarà lo spettacolo musicale di beneficenza “Musica e parole” con Enrico Ruggeri, che guiderà il pubblico in un viaggio emozionale tra parole e canzoni. Il ricavato sarà destinato a sostenere i progetti della Fondazione Fabio e Simona Cancelloni.