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Pizzerie d’Italia: disponibile la guida del Gambero Rosso

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Ha debuttato lo scorso 25 settembre oggi la guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso: 96 Tre Spicchi, 16 Tre Rotelle e tante novità, con ben 116 nuovi ingressi su oltre 750 insegne censite, che spaziano tra pizze tonde, tradizionali, a degustazione, al trancio disegnando la geografia più autorevole della pizza in Italia, nessuna regione esclusa.

Racconta Pina Sozio, curatrice dell’edizione 2025 del volume dedicato alle migliori pizzerie italiane: “Che vitalità nella pizza italiana. Aperture su aperture, tanti giovani con voglia di emergere e di far emergere i propri territori. Tanto è sfidante e affascinante il terreno pizza che molti bravi chef hanno cominciato a cimentarsi con essa, affascinati sia dalla magia degli impasti, che dalla conquistata libertà nei condimenti. La vulgata del prodotto porta con sé, però, dei rischi di banalizzazione su larga scala. Nella nostra piccola selezione (750 pizzerie sulle oltre 183mila esistenti in Italia, secondo gli ultimi dati del CNA) non ci basta che si usino determinati prodotti noti (e magari non tutti insieme sulla stessa pizza!), così come non ci basta che si faccia quella ricetta o si usi la tecnica di moda. Noi ricerchiamo, e premiamo, chi fa un lavoro di coerenza, chi mette al centro la personalità, le idee, una visione di lungo periodo, anche a costo di non accarezzare il trend del momento e correre qualche rischio in più”.

I premi speciali

 

 

 

 

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L’Umbria

Sono 15 le insegne umbre, con 4 novità, tutte di qualità e con una forte identità: un contributo della regione a questo piatto attraverso i suoi eccellenti ingredienti e le tradizioni culinarie che ne influenzando soprattutto le versioni gourmet e tipiche locali.

Tra queste, quasi tutte in provincia di Perugia, ottiene il punteggio pieno conquistando i Tre Spicchi Meunier Champagne & Pizza a Corciano (PG): qui il livello degli impasti di Pietro Marchi cresce, così come la ricerca nel migliorare di continuo tecniche e risultati. Al timone, insieme ad Annachiara e Daniele, i tre sommelier hanno portato in auge, in regione, il concetto di pizza a degustazione. Farine macinate a pietra danno vita ad una pizza che spicca per profumi, leggerezza e digeribilità. Alta, con alveoli ben evidenti e ricca di saporeo, la pizza viene servita a spicchi, sui quali si posa il condimento, abbinato a regola d’arte. Ingredienti del territorio, ma anche qualche prodotto gastronomico di rilievo, arricchiscono un impasto che già basterebbe a sé stesso.

Le 4 new entry, a dimostrare un agrande vivacità del settore sono:

 

 

 

 

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