Sarcofago degli Sposi: al via il restauro del capolavoro etrusco

sarcofago degli sposi villa giulia

Venerdì 16 maggio, alle ore 12.00, presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’atteso restauro del Sarcofago degli Sposi, una delle opere più iconiche dell’arte etrusca, risalente a 2.500 anni fa. Un evento che segna l’inizio di una nuova stagione di studi, conservazione e valorizzazione di questo straordinario manufatto archeologico.

All’incontro hanno partecipato figure di primo piano del mondo culturale e istituzionale: il Direttore generale Musei Massimo Osanna, la Direttrice del Museo Luana Toniolo, il Direttore dell’Istituto Centrale per il Restauro Luigi Oliva, e Vincenzo Formisano, Presidente della Banca Popolare del Cassinate, mecenate dell’intervento grazie allo strumento dell’Art Bonus.

Il Sarcofago degli Sposi, scoperto a Cerveteri nel 1881 tra centinaia di frammenti in terracotta e acquistato per 4.000 lire da Felice Barnabei, è da allora il simbolo identitario del Museo di Villa Giulia. Il monumento funerario è composto da una parte inferiore a forma di kline (letto) e da un coperchio modellato con una coppia di coniugi semidistesi a un banchetto, in un abbraccio che attraversa i millenni.

Dopo oltre un secolo dal primo restauro e più di cinquant’anni dall’ultimo intervento manutentivo, l’opera sarà sottoposta a un restauro completo. L’intervento non solo si occuperà della conservazione, ma includerà anche studi diagnostici, la definizione di un piano conservativo a lungo termine e la valorizzazione del manufatto.

Secondo la direttrice Toniolo, il restauro sarà “aperto” al pubblico: ogni martedì e giovedì, dalle 10 alle 13, i visitatori potranno osservare da vicino i restauratori al lavoro in un laboratorio allestito ad hoc. Il primo intervento riguarderà la porzione corrispondente alle gambe dei due sposi.

«Un’occasione preziosa – ha dichiarato Massimo Osanna – per rileggere un’opera emblematica del nostro patrimonio, grazie a un modello virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato». Dello stesso avviso Alfonsina Russo, Capo Dipartimento per la Valorizzazione del patrimonio culturale, che ha sottolineato l’importanza della sinergia tra istituzioni e mecenati per “rendere visibile il lavoro dietro le quinte della conservazione”.

Il Direttore dell’ICR Luigi Oliva ha illustrato l’approccio scientifico e rispettoso adottato per questo restauro, che prevede l’impiego di tecnologie avanzate e metodologie innovative compatibili con l’integrità storica del sarcofago.

A sostenere il progetto è la Banca Popolare del Cassinate. «Restituire bellezza e significato a quest’opera – ha affermato il presidente Vincenzo Formisano – è un onore e una responsabilità: cultura e arte sono le vere ricchezze su cui costruire il futuro».

Il Sarcofago degli Sposi si appresta dunque a rivivere una nuova stagione, tra passato e presente, accogliendo il pubblico non solo come testimone silenzioso della storia, ma anche come protagonista di un racconto che continua a essere scritto.

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