A Senigallia la mostra “La forma dell’oro”

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Alla Rocca Roveresca la mostra “La forma dell’oro”, un viaggio nel tempo attraverso l’arte orafa della Penisola, dalla Preistoria all’Alto Medioevo

Negli spazi monumentali della Rocca Roveresca, ha preso il via la mostra “La forma dell’oro. Storie di gioielli dall’Italia antica”, un ambizioso progetto espositivo a cura di Massimo Osanna, Direttore generale dei musei, e Luana Toniolo, direttrice del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.

L’esposizione, di respiro nazionale, presenta oltre 400 reperti archeologici provenienti da musei e istituzioni di tutta Italia, offrendo al pubblico un’inedita panoramica della produzione orafa e ornamentale dell’Italia peninsulare e della Sardegna, in un arco cronologico che va dalla Preistoria all’Alto Medioevo.

Un vero e proprio tesoro diffuso tra le sale rinascimentali della fortezza senigalliese, che diventa così la terza tappa di questo prestigioso percorso itinerante, dopo Sassari e Isernia. La mostra rappresenta anche il primo grande evento ospitato dalla Rocca dopo i lavori di ammodernamento finanziati dal PNRR, che hanno permesso l’adeguamento degli impianti di climatizzazione agli standard museali contemporanei.

«La mostra che si apre nell’antica fortezza di Senigallia dimostra che i musei italiani, quando fanno rete, sanno valorizzare al meglio il patrimonio nazionale» – ha dichiarato Luigi Gallo, direttore di Palazzo Ducale di Urbino e responsabile della Direzione regionale Musei nazionali Marche – «La Rocca si conferma non solo luogo espositivo ma anche spazio di ricerca scientifica e confronto culturale».

Tra oro, bronzo, ferro, argento, ambra, vetro, conchiglie e materiali organici, gli oggetti esposti raccontano una lunga e affascinante storia di gusto, identità, tecnologia e relazioni tra popoli. I gioielli, oltre alla loro funzione estetica, diventano simboli di status, credenze religiose, pratiche magiche e tradizioni collettive.

La mostra marchigiana aggiunge anche un tocco di innovazione e accessibilità: alcuni reperti sono stati riprodotti per permettere un’esperienza inclusiva a un pubblico più ampio, mentre una sezione fotografica dialoga con gli oggetti esposti, omaggiando il titolo di Senigallia Città della fotografia.

Realizzata nell’ambito del Sistema Museale Nazionale, l’iniziativa nasce dalla collaborazione tra le Direzioni Regionali Musei di Sardegna, Campania, Calabria, Molise, Marche, Puglia, Basilicata e il Parco Archeologico di Pompei, dimostrando come le sinergie interregionali possano dar vita a narrazioni potenti e condivise.

“La forma dell’oro” resterà visitabile fino all’8 dicembre 2025, offrendo per tutta la stagione estiva e oltre un’occasione unica per scoprire come gli antichi italiani si adornavano, raccontavano se stessi e dialogavano con il mondo. Una mostra preziosa, nel senso più ampio del termine.

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