Sovrapensiero. Parità di genere: ad Assisi una fabbrica modello datata 1822

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Elena, Donatella, Silvi, Veronica sono le quattro splendide donne di Sovrapensiero, un posto “social” dove fermarsi e riflettere, dove trovare uno spazio dedicato alla cultura ed al confronto, con la leggerezza e la levità di chi affronta la vita senza sovrastrutture, “con la volontà di sperimentare e conoscere, convinte che l’individuo sia il più bel pezzo di vita che valga la pena vivere”, come sostengono loro stesse. 

Ieri si è celebrata la Giornata Internazionale della Donna, ed in una occasione ancora (purtroppo) così importante e necessaria, i riflettori di Sovrapensiero si sono accesi su un esempio illuminato di gestione del lavoro, datato 1822, nella Fabbrica di Aghi e Spilli di Assisi.

Tra episodi di stalking e disparità di trattamento economico, realtà che tutti i giorni, senza soluzione di continuità, occupano le cronache, ecco che dal passato arriva una piccola grande lezione: ad Assisi, in via Porta Perlici al numero 6, dentro le mura storiche della città antica, aveva sede una Fabbrica di aghi e spilli, dove le pari opportunità erano puntualmente applicate. Una memoria storica degli inizi dell’800, significativa per la città e per l’intera regione, quale
simbolo di cultura e di uguaglianza. Come emerge dal Regolamento interno e da una lettera dell’imprenditore Domenico Bolasco datata 21 novembre 1822 “… che essendo la fabbricazione degli Aghi un oggetto interessante per lo Stato, ognuno la rispetti, e nessuno si faccia lecito
dissuadere le persone dall’idea che possono avere di andarvi a lavorare e molto meno di molestare in qualsivoglia maniera i lavoranti…”.

Benedetta Tintillini

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