Trasimeno: l’Oasi La Valle spegne 20 candeline

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L’Oasi Naturalistica “La Valle” di San Savino (Magione) spegne oggi 20 candeline.

Era infatti il 5 marzo del 1995 quando veniva inaugurata l’Oasi La Valle, con lo scopo di rappresentare la porta di accesso pubblico alla natura del Trasimeno, al suo Parco, al suo ambiente e al suo paesaggio.

In 20 anni l’Oasi ha lavorato su tre diverse tematiche: l’educazione ambientale rivolta a bambini e ragazzi, a studenti delle scuole di ogni ordine e grado a partire dall’infanzia fino all’Università, al fine di far conoscere il delicato e meraviglioso ecosistema del Trasimeno e far capire che un’oasi naturalistica, ovvero un’area protetta non è un ambiente escludente e per pochi appassionati ma, anzi, un’area per tutti e di tutti e come tale da scoprire, valorizzare e promuovere tutti insieme.

Il secondo filone è l’eco-turismo finalizzato non solo a far conoscere, ma soprattutto a far vivere il Trasimeno e il suo territorio. L’Oasi, aperta tutto l’anno, tutti i giorni è da 20 anni un servizio per il comprensorio, un luogo di formazione e informazione, un’area dove reperire informazioni, scoprire le possibilità di visita e le opportunità proposte dall’intero Trasimeno.

Il terzo settore è la ricerca scientifica e la salvaguardia del delicato ecosistema del lago Trasimeno attraverso progetti e monitoraggi come l’inanellamento scientifico e i censimenti degli uccelli acquatici, volti non solo a raccogliere dati ambientali, ma anche ad avvicinare le persone, i bambini, i ragazzi, gli adulti, le scuole, i turisti, la cittadinanza alle tematiche della ricerca e far capire che solo studiando, monitorando, conoscendo si può salvaguardare.

Oggi, a 20 anni dall’apertura, la scommessa dell’Oasi e di Mario, Maddalena, Marco e Chiara, i quattro “ragazzi” che la gestiscono, è quella di dimostrare che protezione e promozione possono coesistere, che la tutela è alla base della valorizzazione e che il territorio è una risorsa che può generare lavoro e crescita economica e la green economy non è una possibilità, ma la realtà.

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