Dalla Valnerina arriva un esempio virtuoso di tutela ambientale e partecipazione civica. È il progetto “In azione per il Fiume Nera”, promosso da Legambiente e Gruppo Unipol nell’ambito della campagna Bellezza Italia, che ha messo al centro la conservazione della trota mediterranea nativa (Salmo ghigii) – una specie autoctona oggi a rischio estinzione – e la valorizzazione degli ecosistemi acquatici del fiume Nera e dei suoi affluenti.
La presentazione ufficiale dei risultati si è tenuta questa mattina a Cerreto di Spoleto, alla presenza delle istituzioni locali, di esperti ambientali e dei rappresentanti delle associazioni promotrici.
Un progetto partecipato e scientificamente rigoroso
Cuore dell’iniziativa è stata l’attività di citizen science, che ha coinvolto decine di cittadini volontari nella mappatura di 268 nidi di riproduzione della trota mediterranea tra luglio e agosto 2024, lungo 8 stazioni dei fiumi Nera e Corno, nei comuni di Cerreto di Spoleto, Vallo di Nera e Sant’Anatolia di Narco. I nidi sono risultati più frequenti nei tratti di fiume a bassa quota, ricchi di ossigeno e substrato ghiaioso, condizioni ideali per la specie, fortemente minacciata dalla crisi climatica e dalla competizione con specie alloctone.
Accanto alla trota, i monitoraggi – condotti con il supporto scientifico del Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie dell’Università di Perugia – hanno registrato un netto aumento della fauna bentonica rispetto al 2020, con una quasi duplicazione dell’abbondanza media dei macroinvertebrati. Tra gli organismi più rappresentati: Insetti (6 ordini, 25 famiglie, con prevalenza di Tricotteri), Crostacei, Gasteropodi, Anellidi e Platelminti. Segnali misti invece per Plecotteri ed Efemerotteri, bioindicatori chiave della qualità ambientale, in leggero calo.
Acque monitorate, dati da approfondire
Il progetto ha inoltre analizzato parametri chimico-fisici delle acque dei due corsi fluviali. Su 8 stazioni, 5 risultano in buono stato ambientale. Tuttavia, si segnalano aumenti di temperatura e pH, accompagnati da una diminuzione dell’ossigeno disciolto, un fattore critico per la sopravvivenza e la riproduzione della trota. Situazioni problematiche emergono in particolare nel fiume Corno, da Nortosce a Triponzo, e nel Nera a Pompaggi, a monte di Borgo Cerreto, dove si rilevano deficit di ossigeno superiori al 40%.
Totem informativi e cultura ecologica
Per avvicinare le comunità locali e i visitatori, sono stati installati quattro totem informativi dedicati alla trota mediterranea e agli ecosistemi acquatici, collocati in aree frequentate da turisti e pescatori lungo il Fiume Nera. L’obiettivo: educare e sensibilizzare alla tutela di un patrimonio naturale che è anche identitario.
“Grazie alla nostra campagna Bellezza Italia – ha dichiarato Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – abbiamo potuto monitorare la trota mediterranea e lo stato di salute degli ecosistemi fluviali, coinvolgendo cittadini, istituzioni e pescatori in un’alleanza concreta per la sostenibilità del territorio”.
“Per noi di Unipol – ha aggiunto Marisa Parmigiani, responsabile sustainability del Gruppo – la biodiversità è un valore da proteggere anche attraverso le nostre scelte quotidiane come investitori e assicuratori. Supportiamo progetti coerenti con il nostro impegno ambientale e sociale”.
“Legambiente Umbria – ha concluso Brigida Stanziola, direttrice regionale – è tornata a lavorare attivamente per la gestione degli ecosistemi acquatici della Valnerina, in sinergia con la Regione. Monitoraggi, vigilanza e tutela della fauna ittica sono strumenti concreti per proteggere il territorio e il suo equilibrio naturale”.
Valnerina: un gioiello da proteggere
Attraversata dal Fiume Nera e dai suoi affluenti, la Valnerina è un’area di straordinario valore ambientale, culturale e paesaggistico. Qui, dal 1993, è attivo il progetto “Nera No Kill” che ha istituito Zone a Regolamento Specifico (ZRS) per la pesca sostenibile, oggi gestite da Legambiente Umbria in convenzione con la Regione.
Il progetto “In azione per il Fiume Nera” si inserisce pienamente nella missione di Bellezza Italia, la campagna lanciata nel 2014 per promuovere la resilienza dei territori minacciati dalla crisi climatica e dalla perdita di biodiversità. Dalla Valnerina a Campomarino, dal Lago d’Orta a Paestum, l’Italia riscopre il valore della bellezza, della natura e dell’impegno condiviso.