Confcommercio: turismo all inclusive in Umbria per guardare all futuro

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Proposte all inclusive per rendere l’Umbria attraente dal punto di vista turistico per la ripresa del comparto

 

Gli imprenditori umbri del turismo provano a ripartire e guardano al futuro. Con la consapevolezza che una crisi di entità straordinaria come quella da Coronavirus richiedesse uno sforzo straordinario di progettazione e condivisione, rappresentanti di tutte le componenti del turismo in Confcommercio Umbria, dalle strutture ricettive alle agenzie di viaggio, dai pubblici esercizi ai campeggi e alle guide turistiche, si sono trovati intorno ad un tavolo per costruire, tutti insieme, una nuova offerta turistica umbra assolutamente trasversale, un sistema di pacchetti pronti per la commercializzazione capaci di integrare la proposta dei privati con quella pubblica, dalla cultura alla qualità agroalimentare.

Si sta già lavorando alla costruzione di proposte per il mercato turistico all inclusive, in grado di allungare la permanenza media in Umbria ed integrarla con offerte nuove e potenzialmente uniche. In una prima fase, ci si rivolgerà prevalentemente al mercato italiano e successivamente a quello internazionale.

Il sistema Confcommercio si pone come riferimento l’attività di promozione turistica che la Regione Umbria ha già avviato e l’atteso bando regionale che assegnerà, tra le altre cose, buoni vacanza per soggiorni gratuiti nelle strutture ricettive umbre: alberghiere, extralberghiere, all’aria aperta. Un impegno che vede in campo l’assessorato regionale al turismo assieme alle Camere di commercio di Perugia e Terni.

L’offerta commerciale definita dagli imprenditori della filiera turistica di Confcommercio dovrà essere profondamente integrata con l’attività di promozione avviata dalla Regione Umbria, che anzi dovrà tenerne conto nella definizione più puntuale di target, contenuti e strumenti di comunicazione.

Alla Regione gli imprenditori chiedono velocità e maggiore coordinamento con il mondo delle imprese nella messa a punto dei provvedimenti per il rilancio del settore turistico. L’unica strada per dare un futuro alle imprese e ai lavoratori di questo settore, strategico per l’intera economia regionale, passa per la condivisione e la sinergia tra pubblico e privato.

Ai lavori del tavolo Confcommercio hanno partecipato, tra gli altri, il presidente di Confcommercio Umbria Giorgio Mencaroni, il presidente di Faita Umbria Claudio Baldoni e la vicepresidente Monica Migliorati, il presidente di Fiavet Umbria Federico Tagliolini, il presidente di Federalberghi Umbria Simone Fittuccia e il presidente di Fipe Umbria Romano Cardinali.

Nei prossimi giorni, i lavori entreranno nel vivo con la definizione delle macro aree di riferimento operativo, per concludersi entro breve con le proposte che saranno subito presentate alla Regione.

I pacchetti commerciali del mondo Confcommercio hanno per il momento come riferimento temporale  il periodo settembre – dicembre, per spingersi fino al prossimo Natale. Ma c’è molto interesse per una anticipazione delle promozioni, qualora la Regione provveda ad emanare le sue misure di sostegno alle imprese in tempi brevi.

Questo, sottolineano le imprese turistiche del sistema Confcommercio, sono gli obiettivi del breve periodo.

In una prospettiva più ampia, si colloca l’obiettivo più strategico e ambizioso di consolidare la costruzione di un DMO Destination Management Organization di natura regionale, collettore di offerte integrate e propositore di una massa critica verso il mercato per la successiva promozione e commercializzazione. Tra le priorità per la rinascita dell’Umbria indicate da Confcommercio lo scorso ottobre nel corso del suo evento All’Opera per l’Umbria, quando ha ribadito la richiesta di una governance partecipata e centralità del turismo nelle politiche regionali. Esigenza ancora più stringente nell’era post Covid.

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