Raffaello 2020: le iniziative di CariPerugia Arte

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L’Umbria si avvia a celebrare il quinto centenario dalla morte di Raffaello Sanzio, l’illustre pittore di Urbino che nella regione ha vissuto il suo periodo di formazione, e con esso le opere e i luoghi in cui ha operato. Tutto il territorio sarà  interessato da eventi e iniziative dedicate al maestro e il Comitato organizzativo sta coordinando le diverse proposte, individuando i principali appuntamenti che danno conto della presenza di Raffaello e della sua eredità nei secoli in buona parte dei comuni umbri, con fulcro a Città di Castello e Perugia, dove sono presenti due opere originali.  “Le celebrazioni raffaellesche sono una occasione di valorizzazione del patrimonio artistico-culturale – ha detto la Presidente della Fondazione CariPerugia Arte, Cristina Colaiacovo, e di promozione del territorio che l’Umbria, e Perugia in particolare,  non poteva farsi sfuggire. E c’è riuscita. E’ stato realizzato un programma di eventi e di mostre di grandissimo livello in grado di richiamare visitatori e turisti anche su scala internazionale e soprattutto è stata tessuta una rete di collaborazioni e sinergie tra varie realtà che, ne sono convinta, permetterà al nostro territorio di cogliere al meglio le opportunità che questo grande evento può offrire. Noi siamo pronti a collaborare”. La fondazione Cari Perugia Arte organizzerà la mostra “Raffaello in Umbria e la sua eredità”, che si aggancerà al percorso “Perugia celebra Raffaello”  sui quali sta lavorandol’assessore alla Cultura del Comune di Perugia Leonardo Varasano.

La mostra, che verrà allestita a Palazzo Baldeschi da aprile a ottobre 2020, è infatti frutto della collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Perugia, nota a tutti per essere una delle più antiche ed importanti istituzioni culturali a livello nazionale. Per questo sono grata al Presidente Mario Rampini”. Una parte della mostra, a cura di Francesco Federico Mancini, è dedicata al periodo umbro di Raffaello, grazie ad una importante sezione multimediale con straordinarie videoproiezioni immersive e all’esposizione di alcune opere dei maestri di Raffaello: Perugino, Pintoricchio e Signorelli.

L’altra sezione, prettamente espositiva, è dedicata all’eredità lasciata dall’artista soprattutto in ambito accademico ed è curata da Alessandra Migliorati, Stefania Petrillo e Saverio Ricci e con il coordinamento di Giovanni Manuali, conservatore dei beni ABA.

“Mi auguro – conclude Cristina Colaiacovo – che il percorso intrapreso in occasione del cinquecentenario della morte di Raffaello vada nella direzione di un rafforzamento delle azioni sinergiche intraprese a livello locale e regionale, così da offrire a cittadini e turisti maggiori opportunità per vivere i nostri borghi e le nostre città, contribuendo allo sviluppo del territorio anche attraverso la valorizzazione dell’arte e della cultura, di cui la nostra regione è ricca”.

Donatella Binaglia

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