Valentina Amurri: a Lugnano in Teverina il tempo si è fermato

la tv delle ragazze lugnano

di Benedetta Tintillini

 

Grande opportunità di promozione per Lugnano in Teverina ed il suo comprensorio l’apparizione nella puntata di ieri sera della trasmissione “La TV delle ragazze – gli stati generali 1988 – 2018” andata in onda su Rai3 ieri sera alle 21:00.

Un esclusivo “collegamento con il Medioevo” grazie ai “potenti mezzi” della televisione pubblica che ha permesso alla storica conduttrice (e coautrice) Serena Dandini di raccogliere informazioni sulla condizione femminile nell’età di mezzo.

Protagonista l’attrice Alba Rohrwacher accompagnata da alcuni lugnanesi in abiti del corteo storico sullo sfondo della splendida collegiata di Santa Maria Assunta, uno dei vanti del piccolo borgo ricco di preziose testimonianze, emergenze archeologiche e rilevanti attrattori culturali, a partire dal sito della villa romana di Poggio Gramignano per passare poi al Museo della Grande Guerra oltre alla collezione mondiale di olivi, solo per citarne alcuni.

Un borgo che ha incantato anche una delle autrici del programma, Valentina Amurri, che abbiamo intervistato per l’occasione.

La prima domanda, che non posso non farle, è come mai, tra i tanti borghi umbri, la scelta della produzione è caduta proprio su Lugnano in Teverina.

“Lugnano è un piccolo borgo delizioso, che offre ancora, tra le sue mura antiche, le atmosfere di un’epoca lontana unita ad una calda accoglienza ed una sensibile disponibilità. Conosco personalmente Lugnano, è uno dei posti che prediligo dove ritrovo pace e tranquillità, e pensando ad una ambientazione medievale da inserire nel programma mi è sembrato lo scenario ideale, oltretutto i cittadini, le associazioni e l’amministrazione di Lugnano sono attivissimi per quanto riguarda la rievocazione storica incentrata sul periodo medievale proposta con metodologie serie e basata su ricerche filologiche”.

Ma parliamo del ruolo di Lugnano nella vostra trasmissione.

“Abbiamo ambientato il collegamento nella Lugnano del 1368 per indagare sulla condizione femminile dell’epoca attraverso “un’intervista” a Beatrice, popolana lugnanese interpretata da Alba Rohrwacher, che racconta la sua “giornata tipo”, convinta che le vessazioni che subisce siano del tutto legittime e connaturate alla sua condizione di donna. Beatrice percorre le vie di Lugnano portando un fascio di legna che servirà ad alimentare il rogo al quale è condannata, allestito davanti alla chiesa della della collegiata. Lo sketch contiene anche un “cameo” del sindaco di Lugnano Gianluca Filiberti che interpreta il marito di Beatrice, al quale preme più riuscire a trovare i calzini senza il supporto della consorte che destino della stessa, condannata al rogo per stregoneria. Il tutto, ovviamente, nello stile ironico della TV delle ragazze”.

E le donne di oggi? Gli stati generali della TV delle ragazze ci impongono un bilancio, non proprio in positivo…

“Ciò che vogliamo affermare, sempre attraverso la vena comica propria del nostro codice espressivo, è il concetto che essere donna è bello, abbiamo una marcia in più, una diversa visione del mondo rispetto agli uomini che deve essere valorizzata e portata avanti. Purtroppo, i diritti per i quali si è tanto lottato nei decenni precedenti e che le giovani donne, erroneamente, danno per ormai acquisiti, vengono messi in discussione da una relativa minoranza, molto rumorosa, che ha attualmente preso il potere”.

Il programma impone anche, alle ragazze di ieri, un confronto con quelle di oggi.

“Si, il confronto c’è e le differenze saltano agli occhi, anche se le ragazze di oggi, come quelle di allora, vivono il loro presente con il loro grado di consapevolezza. Se c’è un messaggio che vuole essere colto da parte della trasmissione è di non abbassare mai la guardia, di non cedere di un millimetro sui nostri diritti, conquistati nell’arco di molto tempo con tanta, tanta fatica”.

Sono passati millenni e, come si è visto anche dai vostri “collegamenti con la storia”, in ogni epoca le donne, perlomeno qui in occidente, sono state sopraffatte dalla prepotenza maschile in nome di un’ipotetica superiorità. Secondo lei, sarà mai possibile raggiungere un equilibrio tra i due sessi che permetta di vivere in armonia compatibilmente con le istanze maschili e quelle femminili?

“La cronaca ci dice che, anche se crediamo di vivere in società evoluta, le donne che chiedono spazio spesso sono vittime degli uomini che sono loro accanto. Purtroppo, più o meno inconsciamente, anche noi stiamo vivendo un nuovo Medioevo, un’epoca molto caotica dove regna la confusione e dove tutti gli equilibri sono stati sconvolti ed i valori cancellati. Mi auguro con tutto il cuore che, chissà quando, la nostra società possa superare questo momento di confusione raggiungendo una nuova consapevolezza che restituisca ad ognuno i suoi diritti ed i suoi spazi”.

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