La valle dell’Eden: l’opera di John Steinbeck per la prima volta a teatro

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Da mercoledì 27 novembre a domenica 1 dicembre, al Teatro Morlacchi di Perugia, andrà in scena un evento esclusivo firmato da Antonio Latella che torna a collaborare con il Teatro Stabile dell’Umbria dirigendo uno dei capolavori della letteratura d’oltreoceano, La valle dell’Eden dello scrittore Premio Nobel John Steinbeck.

Un progetto che sicuramente sarà ricordato tra le esperienze più significative del teatro italiano degli ultimi anni, un’opera che si pone nel solco della storia americana, per riflettere sul destino di quella umana e che, dopo essere stata portata sullo schermo da Elia Kazan con la celebre interpretazione di James Dean, approda per la prima volta sul palcoscenico in due distinti spettacoli.

Un’epopea che poggia le sue basi nella Bibbia, sul racconto di Caino e Abele, come indicano i nomi dei fratelli protagonisti del romanzo, Charles Trask e Adam Trask, che a sua volta chiama i suoi due gemelli, Caleb e Aaron.

In scena Michele Di Mauro (Samuel Hamilton), Christian La Rosa (Charles Trask, Caleb Trask), Emiliano Masala (Cyrus Trask, Dottore, Sceriffo, Dottor Tilson, Aaron Trask), Candida Nieri (Voce dell’Autore, Faye, Eva), Annibale Pavone (Adam Trask) Massimiliano Speziani (Lee), Elisabetta Valgoi (Cathy/Kate, Abra). L’adattamento della drammaturga di Linda Dalisi, costruito insieme ad Antonio Latella, si concentra sul percorso di vita di Adam Trask, figlio di un padre che lo costringe ad arruolarsi e andare in guerra, fratello in disputa nell’affrancamento dai legami familiari, poi marito desideroso del suo Eden, infine egli stesso padre di due figli. La storia, quindi, attraversa tre generazioni (nel passaggio di secolo tra ’800 e ’900) e si svolge per lo più nella valle del Salinas, in California, sullo sfondo dell’utopica corsa all’Ovest. Adam Trask oltrepassa i nodi cruciali dell’incontro con Cathy/Kate, dell’amicizia con il cuoco cinese Lee e Samuel Hamilton, scontrandosi e affondando nell’infinito il dilemma della lotta, interna all’essere umano, tra il bene e il male. L’indagine nella storia biblica dei nostri più remoti antenati, Caino e Abele, fino all’esilio di Caino nella “terra di Nord, a Est di Eden”, accompagna tutto il lavoro, insieme al confronto con l’eredità ricevuta e consegnata.

Il lavoro teatrale, prodotto dallo Stabile Umbro insieme a Emilia Romagna Teatro e al Metastasio di Prato, approda sul palco dopo circa due anni di un’intensa ricerca svolta da Antonio Latella e Linda Dalisi e rivolta non tanto a trovare delle risposte, quanto alla formulazione di nuove domande.

«Ma perché il Dio che tutto sa creò l’imperfezione al centro del suo Eden? Solo per essere chiamato? Ma che cos’è un nome? E perché un istante dopo che si viene al mondo, ancor prima che il lamento del nascituro possa divenire parola, abbiamo bisogno di un nome? Queste stesse domande – scrive Antonio Latella – le trovo al centro di questo meraviglioso romanzo, questa epopea che non ha eguali. John Steinbeck con La valle dell’Eden segna il suo capolavoro letterario, forse perché si scontra con il solo libro capolavoro esistente, la Bibbia. Ogni pagina ci parla di famiglia, di padri, di figli, di fratelli, di gemelli. Ogni pagina ci dice che le madri non ci sono, le madri muoiono, le madri si suicidano, le madri rinnegano i figli e peccano, e la sola madre presente è la terra, che partorisce pietre, e che anche quando è fertile non si fa fecondare».

Steinbeck dissemina nell’opera un’infinità di rimandi, significati nascosti, slittamenti di senso che mostrano come una sorta di “albero genealogico della colpa” intervenga, con un influsso misterioso, a condizionare il presunto libero arbitrio dell’uomo. A chiudere il romanzo è infatti la voce di Adam Trask che pronuncia la parola ebraica “Timshel”, il cui significato è “tu puoi”, e che nella Genesi si riferisce proprio alla capacità dell’essere umano di scegliere, di scegliere se essere buono o cattivo: il dilemma che attraversa la vita dei personaggi.

Per dare modo al pubblico di assistere consecutivamente ad entrambe gli spettacoli, mercoledì 27 novembre e domenica 1 dicembre sono previste Due maratone teatrali a partire dalle ore 17 (mercoledì 27 è stata aggiunta una replica alle 17 e domenica 1 dicembre una replica alle 21).

I due spettacoli sono autoconclusivi e possono essere visti in qualsiasi ordine, la direzione del teatro invita il pubblico ad assistere ad entrambi e offre agli spettatori il secondo biglietto gratuito:

gli spettatori del mercoledì sera potranno assistere gratuitamente al secondo spettacolo mercoledì alle ore 17, giovedì alle ore 21, oppure domenica alle ore 17;

gli spettatori del giovedì sera potranno assistere gratuitamente al secondo spettacolo mercoledì alle ore 21, venerdì alle ore 21, sabato alle ore 18, oppure domenica alle ore 21;

gli spettatori del venerdì sera potranno assistere gratuitamente al secondo spettacolo mercoledì alle ore 17, giovedì alle ore 21, oppure domenica alle ore 17;

gli spettatori del sabato pomeriggio potranno assistere gratuitamente al secondo spettacolo mercoledì alle ore 17, giovedì alle ore 21, oppure domenica alle ore 17;

gli spettatori della domenica potranno assistere gratuitamente al secondo spettacolo mercoledì alle ore 21, venerdì alle ore 21, sabato alle 18, oppure domenica alle ore 21.

Giovedì 28 novembre, alle 17,30, al Teatro Morlacchi, la Compagnia, partecipa all’incontro con il pubblico tenuto dal Prof. Alessandro Tinterri, docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo e di Storia e Critica del Cinema dell’Università degli Studi di Perugia. Al termine presso il Caffè del Teatro, la Bottega del Vino di via Settevalli di Perugia, offre al pubblico una degustazione dei propri vini.

Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.

La prevendita dei biglietti viene effettuata, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13, presso Botteghino Piazzale del Bove via Campo di Marte, 95, tel. 393/9139922 e al botteghino del teatro Morlacchi di Perugia, 0755722555, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, il sabato dalle 17 alle 20.

E’ possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

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