La Villa dei Mosaici di Spello: un inno alla vita ed alla bellezza dell’Umbria

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Apre al pubblico in tutto il suo splendore, a 13 anni di distanza dal suo rinvenimento, la Villa dei Mosaici di Spello, con un allestimento all’avanguardia sia dal punto di vista della fruizione, sia da quello della ecosostenibilità.

Inaugurata lo scorso 24 Marzo, la villa suburbana di età imperiale, risalente al II – III secolo dopo Cristo, presenta ben 500 metri quadrati di mosaici policromi di pregevole fattura, appartenenti al corpo centrale dell’edificio del quale sono stati rinvenuti 14 ambienti di diverso uso.

Le stanze, nominate in base all’iconografia dei loro mosaici, presentano motivi geometrici e figure con scene di vita quotidiana, animali, figure allegoriche.Tra tutte spicca lo splendido triclinio, l’ambiente dedicato ai banchetti: qui il pavimento musivo è un inno a Bacco, al vino, da sempre presente nella produzione agricola della nostra regione, ed ai frutti della terra: al centro del pavimento due uomini sono intenti nella mescita del vino, contornati da allegorie delle stagioni, animali prede di caccia e figure simboliche, a testimoniare la prosperità di questo territorio e, di conseguenza, dell’ignoto proprietario della villa.

La struttura che protegge tale importantissima emergenza archeologica è stata concepita, in base alle più moderne tendenze dell’architettura, come elemento che ben si armonizza con il contesto circostante, richiamando con la sua copertira i piccoli rilievi che, un tempo, coprivano il sito archeologico. L’edificio è anche strumento indispensabile di fruizione del sito da parte dei visitatori, con le sue passerelle che permettono di ammirare i mosaici da una prospettiva favorevole, oltre che essere luogo di interesse e sviluppo delle competenze per i visitatori di ogni età, grazie alle attività proposte nella sua sala multimediale. Particolare attenzione rivolta anche al rispetto per l’ambiente grazie alle soluzioni ecosostenibili e a basso impatto come l’impianto fotovoltaico che alimenta l’illuminazione interna ed esterna ed il sistema di raccolta dell’acqua piovana, utilizzata per l’irrigazione delle piante aromatiche presenti sulla copertura in raccorda con il territorio circostante.

La visita e la vista di tale meraviglia è implementata dalla multimedialità: mentre si ammirano i tappeti musivi e, dall’alto delle passerelle si può vedere la sequenza dei vari ambienti, sugli schermi sospesi scorron le immagini degli stessi ambienti con i loro presumibili arredi e le loro destinazioni d’uso, per una migliore comprensione di quanto si sta ammirando; al contempo, scaricando la app dedicata, ulteriori informazioni si possono ascoltare grazie alla tecnologia I Beacon i cui sensori, al solo nostro passaggio, attivano approfondimenti, foto ed un’audioguida.

La villa è stata inaugurata alla presenza del Sindaco di Spello Moreno Landrini, della presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, del prof. Marcello Barbanera dell’Università La Sapienza di Roma, dell’Assessore regionale alla Cultura Fernanda Cecchini, dell’onorevole Marina Sereni che sono stati accolti anche da un particolare omaggio da parte degli infioratori di Spello che hanno voluto realizzare, in occasione di un evento così importante per la comunità, un’infiorata di circa 10 metri quadrati che è stato solo un primo “assaggio” dell’attesissima Notte dei Fiori, durante la quale Spello sarà attraversata da un lunghissima teoria di tappeti fioriti. Il bozzetto di Gianni Donati ha presentato il mondo antico romano, con un console romano in primo piano davanti ai mosaici della Villa, ed il mondo moderno, con un infioratore intento a posizionare una rosa ai piedi di una cascata di fiori che nasce dal logo delle Infiorate di Spello. Lungo la cascata di fiori si distingue il profilo della città di Spello con alcuni dei suoi elementi distintivi, mentre alcune stelle evocavano la Comunità Europea che molto ha contribuito al restauro dei mosaici della villa.

“Siamo certi che quest’opera straordinaria sarà un eccezionale volano per la promozione di Spello – afferma Moreno Landrini – e molti saranno i visitatori che, come già il Presidente Mattarella ed il Ministro Dario Franceschini, verranno a Spello anche per ammirare questo rilevante patrimonio archeologico”.

Dal canto suo, la presidente Marini ha evidenziato come l’allestimento offerto in questa occasione sia la sintesi perfetta tra canoni estetici e fruibilità, sollecitando, a seguito dell’impegno economico pubblico sul fronte della cultura, la partecipazione attiva della comunità nello sviluppo territoriale integrato ed alle attività culturali.

Importante l’aspetto evidenziato dal prof. Barbanera nel suo intervento, che ha sottolineato come i siti culturali, come concepiti fino ad ora, non siano stati capaci di attrarre ed incuriosire il pubblico per l’incapacità di soddisfare l’esigenza di rinnovamento, non adattandosi alla civiltà contemporanea, benché la riforma Franceschini abbia dato il via ad una nuova concezione nella gestione dei musei.

Ciò che si augura il professore, e che ci auguriamo tutti, è che la Villa dei Mosaici di Spello divenga un punto d’incontro, un luogo popolare dove si entra con la voglia di imparare e dal quale si esce più ricchi e consapevoli del nostro passato, per capire profondamente quanto sia importante valorizzare, proteggere e trasmettere questo immenso tesoro alle generazioni che verranno.

Benedetta Tintillini

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