Viticoltura a Pompei: nuova partnership pubblico – privato

viticoltura a pompei

Si apre un nuovo capitolo per la viticoltura a Pompei con il Partenariato Pubblico-Privato per l’Avvio dell’Azienda Vitivinicola del Parco

Pompei si prepara a scrivere un nuovo capitolo che intreccia viticoltura, storia e archeologia. Grazie a un innovativo Partenariato pubblico-privato, il Parco Archeologico di Pompei e il Gruppo Tenute Capaldo—attraverso le cantine Feudi di San Gregorio e Basilisco—hanno avviato un ambizioso progetto per la realizzazione di un’azienda vitivinicola all’interno del sito archeologico, con un ciclo produttivo completo.

Si tratta di una vera e propria vigna “archeologica”, che vedrà l’estensione delle coltivazioni vitate fino a oltre 6 ettari, con strutture di vinificazione e affinamento integrate nel contesto del Parco. Il progetto punta a valorizzare e proteggere il patrimonio naturale di Pompei, rendendo la viticoltura parte del percorso di visita e della ricerca storica.

Una Collaborazione Innovativa tra Pubblico e Privato

A differenza delle classiche collaborazioni pubblico-private come concessioni o appalti, questa iniziativa si basa su un modello di partenariato, dove il Parco e il Gruppo Tenute Capaldo mettono in comune esperienze e competenze.

📜 Il Direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel, ha spiegato che fin dagli anni ’90, gli studi botanici del Laboratorio di ricerche applicate hanno analizzato le tecniche vitivinicole dell’antica Pompei. “Abbiamo iniziato valorizzando i vigneti come strumento di narrazione storica”, ha dichiarato. “Oggi, con questo progetto, andiamo oltre: vogliamo tutelare il patrimonio naturale e ambientale, facendo della viticoltura una risorsa per la conoscenza, la cultura e il territorio.”

L’azienda vitivinicola si inserisce in un più ampio progetto di “azienda archeo-agricola”, che include anche coltivazioni di ulivi e progetti di agricoltura sociale, attraverso la creazione di una fattoria sociale e culturale.

Viticoltura Biologica e Ricerca Storica

L’azienda sarà interamente a conduzione biologica, con un forte legame con le tecniche tradizionali di coltivazione e vinificazione dell’antica Pompei. Il progetto coinvolge esperti come il Prof. Attilio Scienza dell’Università di Milano, affiancato dall’esperienza agronomica di Pierpaolo Sirch, responsabile della produzione di Feudi di San Gregorio.

🎯 Obiettivi principali del progetto:
Produrre vini autentici e di alta qualità, rispettando le antiche tradizioni vitivinicole
Integrare la viticoltura con il percorso archeologico, offrendo un’esperienza unica ai visitatori
Creare un modello sostenibile, con il coinvolgimento di realtà del Terzo Settore

Feudi di San Gregorio: Tradizione e Innovazione

Feudi di San Gregorio è da quasi 40 anni impegnata nella valorizzazione dei vitigni autoctoni campani, tra cui le viti centenarie di Taurasi. Dal 2021, l’azienda è diventata una Società Benefit, integrando ufficialmente la valorizzazione del territorio nella sua mission.

🎙️ Antonio Capaldo, Presidente di Feudi di San Gregorio, ha sottolineato:

“Pompei non è solo un sito archeologico, ma un pilastro dell’identità della nostra regione. Il nostro obiettivo è farla rivivere come centro di produzione e scambio, proprio come era in epoca romana. È una sfida che richiederà tempo e investimenti, ma la affrontiamo con entusiasmo, guardando al futuro delle nuove generazioni.”

L’approccio scelto è culturale e non speculativo, con una visione sostenibile a lungo termine. Il progetto permetterà di trasmettere al mondo la cultura millenaria del vino, unendo passato e futuro in un’esperienza senza precedenti.

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