Un vivarium romano riaffiora in Laguna: al via la mostra

vivarium romano venezia

Un eccezionale ritrovamento archeologico nella Laguna di Venezia rivela un vivarium romano per molluschi: dal 16 aprile al Museo Ligabue un’esposizione che racconta le origini del territorio veneto.

Un antico vivarium per l’allevamento e la conservazione di ostriche e molluschi, risalente al I secolo d.C., è stato scoperto nella Laguna di Venezia, tra i resti di una villa romana che riaffiorano come frammenti di un passato ricco e sorprendente. Il ritrovamento, giudicato dagli esperti come “eccezionale” per la sua rarità e stato di conservazione, sarà protagonista di una nuova esposizione al Museo di Storia Naturale di Venezia ‘Giancarlo Ligabue’, dal 16 aprile al 2 novembre 2025.

Il vivarium, una vasca artificiale utilizzata nell’antichità per mantenere vivi i molluschi fino al consumo, rappresenta una finestra straordinaria sulla vita quotidiana, sulle abitudini alimentari e sulle pratiche ittiche dell’epoca romana. Oltre alla struttura, gli scavi hanno restituito anche resti di un mollusco oggi estinto, ma un tempo comune nelle acque adriatiche.

A presentare il valore di questo ritrovamento è stato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha espresso il suo entusiasmo:

“Un ritrovamento che riallaccia tanti fili della storia più antica di Venezia e del Veneto. Ci sono scavi che ricompongono i tasselli del DNA di un territorio. Questo ne è un esempio straordinario.”

Il progetto espositivo è stato promosso dalla Fondazione Ligabue in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, che ha partecipato attivamente alla campagna di scavi e allo studio dei materiali emersi. Saranno esposti non solo reperti materiali, ma anche ricostruzioni digitali, pannelli informativi e materiali multimediali, con l’obiettivo di coinvolgere sia il pubblico esperto sia i visitatori curiosi di ogni età.

“La storia di Venezia non finisce mai di stupirci – ha aggiunto Zaia –. Senza istituzioni e persone che si dedicano con passione e professionalità alla ricerca, ci perderemmo tutto questo patrimonio di conoscenze.”

L’esposizione promette di essere non solo un viaggio nel tempo, ma anche un’occasione per riflettere sull’identità profonda del territorio veneto, le sue radici romane e il legame indissolubile con la laguna e il mare. Un appuntamento da non perdere per chi desidera scoprire un volto inedito e affascinante della Venezia più antica.

Post correlati

Lascia un commento

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.