Siena Capitale italiana della cultura 2015: il cartellone

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Un programma compatibile con le risorse finanziarie messe a disposizione dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, specificamente legato all’identità e al patrimonio storico e artistico senese e in grado di recuperare il processo di partecipazione delle realtà cittadine promosso negli ultimi mesi dall’assessorato alla Cultura.

Nel segno della qualità progettuale e della piena collaborazione con tutte le istituzioni locali operanti nel settore, è stato presentato a Palazzo Berlinghieri il programma di Siena Capitale sienaitaliana della Cultura 2015 da parte della responsabile dei progetti culturali del Comune, Paola d’Orsi. Un incontro per la stampa che segue quello di tenutosi nella sede del Mibact e che ha visto riunite dal ministro Franceschini tutte le cinque città che quest’anno condivideranno il prestigioso titolo di capitali italiane della Cultura.

“Non è una medaglia di consolazione per la mancata conquista del titolo di Capitale europea 2019 – ha introdotto d’Orsi – ma una grande occasione per recuperare sogni che avevamo nel cassetto e che intendiamo realizzare non solo nel corso del 2015 ma anche negli anni a seguire, in funzione delle fisiologiche tempistiche di progettazione, pianificazione e realizzazione delle varie iniziative contemplate dal programma”.

In questa prospettiva, al Santa Maria della Scala nei prossimi mesi saranno avviati e aperti al pubblico alcuni interventi di restauro delle opere di Ambrogio Lorenzetti per un ambizioso progetto scientifico finalizzato alla realizzazione della prima mostra sul grande maestro senese, ipotizzabile per il 2017: tra queste, il Polittico di San Pietro in Castelvecchio, la tavola raffigurante il Redentore Benedicente dal Museo Diocesano di Siena e la splendida Maestà conservata al Museo di Belle Arti di Budapest.

Nel tentativo di creare un legame culturale tra il patrimonio artistico del passato e le forme espressive dell’arte contemporanea, il programma prevede il coinvolgimento di artisti di strada, writers e residenti proprio per una rielaborazione del Buongoverno nelle aree periferiche della città. Un processo di partecipazione che costituirà l’essenza di ulteriori progetti dedicati alle realtà creative senesi e alla possibilità di veicolare messaggi, anche di natura ecologica, con installazioni e performance.

“Tra i vari contributi in chiave contemporanea – come ha ricordato Paola d’Orsi – anche quello dello street artist Clet Abraham, che intende raffigurare un grande sorriso sulla facciata di Palazzo Pubblico per il progetto Sorride Siena”.

Il 2015 è anche un anno di importanti celebrazioni e, tra queste, Siena Cic 2015 contempla il ricordo sia del centenario della nascita di Alberto Burri, legato alla città attraverso la figura di Cesare Brandi, sia dei 700 anni dalla realizzazione della Maestà di Simone Martini, per la quale saranno realizzate nuove modalità di fruizione e una segnaletica dedicata, insieme a un nuovo percorso di visita di tutto il Museo Civico, come investimento di natura infrastrutturale.

Sul fronte del rapporto con il territorio, saranno promossi festival di danza, musica e teatro in forma diffusa in tutto il centro storico e progetti di scambio di curatori e artisti europei; ma soprattutto, per quanto riguarda l’imprenditoria culturale giovanile, è prevista la pubblicazione di bandi dedicati a start up in ambito di rigenerazione urbana per riqualificare luoghi suggestivi, da valorizzare ulteriormente, come il Tartarugone di piazza del Mercato, il mercatino di Camollia e la Fortezza.

“Proprio in merito agli spazi della Fortezza – ha aggiunto Paola d’Orsi – l’amministrazione comunale sta compiendo un passo concreto con la prossima pubblicazione del bando per il reperimento di proposte culturali da realizzare in questo luogo dal grande potenziale e così caro ai senesi”.

Infine, cogliendo l’opportunità del Giubileo straordinario proclamato di recente da Papa Francesco, sarà organizzato un pellegrinaggio per Roma con partenza per il 1° dicembre, giorno del patrono Sant’Ansano: viaggio ispirato a una minuziosa cronaca della Compagnia di Santa Caterina in Fontebranda, risalente all’anno santo 1600.

In conclusione, Paola d’Orsi ha contestualizzato l’esperienza e l’eredità del percorso di candidatura di Siena a Capitale europea della Cultura (Cec) 2019.

“Certo che il titolo di Capitale italiana è legato al percorso di Cec 2019 – ha specificato – e al lavoro svolto dal Comitato diretto dal professor Pier Luigi Sacco, ma le principali azioni contemplate su quel fronte saranno recuperate con il cosiddetto “Piano B” della Regione Toscana, con la quale stiamo lavorando in un rapporto costante per definire un accordo di programma a valere sulla progettazione europea 2014/20 anche dal punto di vista della reperibilità delle risorse finanziarie”.

 

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