Foligno. Concerto dedicato a Tosca, special guest Raina Kabaivanska

tosca

Il concerto dedicato a Tosca è stato presentato nella serata di martedì 21 giugno presso l’Auditorium San Domenico di Foligno dagli Amici della Musica.

Il concerto, una selezione delle pagine più famose dell’opera di Puccini, ha visto esibirsi, accompagnati al pianoforte da Marco Scolastra, il soprano Chiara Isotton nella parte di Floria Tosca, il tenore Giuseppe Infantino nella parte di Mario Cavaradossi e il baritono Giovanni Meoni in quella del barone Scarpia.

Come scrive Sandro Cappelletto, scrittore e storico della musica, “Puccini è un serial killer di soprani, ha dovuto uccidere anche lei, Floria, la sua Diva…”

Tosca, famosa cantante, vive in una Roma del 1800 tesa dagli avvenimenti rivoluzionari della Francia. Innamorata del pittore Mario Cavaradossi sogna una vita con lui, ma le brame del barone Scarpia, capo della polizia papalina, sono chiare: questi vuole Tosca tutta per sé, ingannandola. Lei crede di averla fatta franca con una finta fucilazione per il suo Mario che, rinchiuso nelle carceri di Castel Sant’Angelo, attende l’esecuzione; ed è proprio quando, sopraffatto dai ricordi mentre scrive alla sua amata, che questi intona ”e lucevan le stelle…” Purtroppo la fucilazione sarà reale e quando Tosca, sconvolta, comprenderà la realtà, inseguita dagli sgherri si lancerà dalle mura del castello, in un tragico epilogo pucciniano.

In prima fila Raina Kabaivanska, che nel pomeriggio aveva tenuto un seminario presso l’Auditorium, con voce emozionata elogia i suoi giovani cadetti Chiara e Giuseppe (che, va detto, era al suo esordio assoluto con Cavaradossi, ed è stato bravissimo!), augurando alla Isotton di arrivare come lei a 400 recite di Tosca nel corso della carriera. Intanto per la  giovane soprano bellunese il 2023 porterà in regalo il primo ruolo da protagonista alla Scala di Milano, Fiora nell“Amore dei tre re” di Montemezzi.

Il bis ci è stato regalato dal giovane tenore che intonando …”lucevan le stelle … “ ha emozionato la platea.

Sonia Lustrino

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