Totò Genio, una mostra imperdibile nel cuore di Roma

di Fabiana Carucci

Direttore Editoriale www.italianbabylon.net

totò genio
Immagine tratta dal film “Toto’, Peppino e… la dolce vita”, 1961 © Immagini Archivio Centrale dello Stato – Civirani

Siamo nel cuore di Roma, al Museo in Trastevere e qui si celebra quell’icona italiana che risponde all’immortale nome di Totò. Lui che fu comico, attore e molto, molto di più, assieme a Napoli, sua città d’origine, aveva scelto proprio la Capitale come sua seconda città del cuore ed oggi è Roma a ricordarlo con una Mostra interamente a lui dedicata dal titolo Totò Genio, visitabile fino al 18 febbraio 2018.

Un percorso circolare ripropone il Totò degli esordi, il poeta con i frammenti originali dei suoi componimenti come, A Livella, di cui troviamo manoscritti originali, e filmati in cui lo stesso Totò si cimenta nelle sue creazioni. Il percorso è costellato dagli abiti di scena, dalle pellicole che lo hanno immortalato e di pezzi unici che parlano dell’uomo oltre che dell’attore.

Una parte importante è quella in cui si ricordano tutte le collaborazioni di Totò con i maestri dell’arte e della cultura italiana e straniera di ogni tempo: grazie alla gentile concessione anche dei privati, sarà infatti possibile ammirare una serie di scritti e disegni realizzati da personaggi del calibro di Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Ettore Scola, fino ad arrivare ai maestri del fumetto come Crepax, Manara e Pratt, a dimostrazione di quanto quel genio di Totò era già molto oltre il suo tempo, proiettato nell’immortalità che lo celebra.

Molte sono le sorprese che attendono i visitatori: lungo il percorso il pubblico scoprirà come Totò continua a sorprendere anche oggi; pochi sanno infatti che lui fu anche tra i primi a cimentarsi nella veste di Testimonial di alcuni grandi marchi italiani come la Lambretta e la Perugina. Un italiano doc quindi, simbolo di Napoli eppure decisamente emblema nazionale a tutto tondo.

Si ripercorre lungo il corridoio della Mostra, tutta la vita di Totò, passo dopo passo, filmato dopo filmato, fino al ricordo dei suoi 3 funerali, perché lui è Totò; tutto il resto è storia.

 

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