Libri: “Nel segno dei padri” di Giacomo Marinelli Andreoli

giacomo marinelli andreoli

“Nel segno dei padri”, il primo libro firmato dal giornalista Giacomo Marinelli Andreoli edito da Marsilio, già disponibile in versione cartacea ed ebook, sarà presentato a Gubbio, presso la Sala Convegni del Centro Servizi S. Spirito, la prossima domenica, 19 febbraio, alle ore 17:30.

Guglielmina Roncigli è la figlia di Vittorio, uno dei quaranta civili fucilati nella rappresaglia che la Wehrmacht mise in atto a Gubbio, il 22 giugno 1944, dopo l’uccisione di un ufficiale medico tedesco, Kurt Staudacher, da parte di un gruppo di giovani armati dal gap locale. Peter Staudacher è figlio di Kurt.

L’eccidio dei 40 Martiri resta il fatto di sangue più grave e drammatico dell’intero periodo dell’Occupazione nazista in Umbria: per almeno 6 decenni ha diviso anche la comunità eugubina sulle responsabilità e le dinamiche di quanto accaduto, proprio nelle ore in cui la vicina Perugia veniva liberata. Guglielmina Roncigli e Peter Staudacher si incontrano – per caso, ma verrebbe da pensare: per destino – quasi settant’anni dopo. Si riconoscono. Si parlano. Si scrivono, a lungo. Praticamente per 8 anni ininterrotti.

Né le colpe, né i meriti dei padri ricadono sui figli: ma Peter e Guglielmina capiscono che l’incontro, per quanto fortuito, ha lasciato in dono una responsabilità: la responsabilità di raccontare, di capire, di comprendere, di perdonare, di riconciliare.

Anche se – come scrivono in una delle loro lettere – “Siamo come due bambini persi, diventati vecchi. Che si incontrano dopo una vita passata separatamente, per riconciliarsi. Anche se non abbiamo commesso nulla che meriti una riconciliazione”.

La loro storia di amicizia epistolare – protrattasi fino al 2012 quando Guglielmina si è spenta improvvisamente per un male incurabile – può sembrare piccola e periferica, ma contiene in sé un messaggio universale. Ovunque un conflitto lascia ferite e macerie; e oggi più che mai c’è bisogno di un esempio come quello di Peter e Guglielmina, che hanno avuto la forza, la tenacia, la capacità di guardare oltre il muro. Le tracce del loro percorso, nel segno dei padri, dovrebbero guidarci nelle infinite incertezze del nostro presente.

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