Roma, la Casa del Cinema rende omaggio alla grande Lina Wertmüller

lina wertmuller

Si potrebbe intitolare “Le 10 Giornate di Lina” e non basterebbe a rendere giustizia a Lina Wertmüller, una grande artista e, ancor più, a una grande donna che si staglia da protagonista nel panorama del cinema italiano.

La Casa del cinema ha scelto di passare le feste di Natale in compagnia di Lina Wertmüller e del suo cinema con una programmazione a lei dedicata e una giornata inaugurale che si terrà martedì 19 dicembre dalle ore 16.30. Dopo la proiezione del documentario di Valerio Ruiz Dietro gli occhiali bianchi, la regista darà il via alle celebrazioni in suo onore davanti al pubblico della Casa del Cinema, insieme agli amici più cari, ai colleghi e ai collaboratori che l’hanno affiancata nel corso degli anni. A seguire la proiezione dell’opera prima della regista: I basilischi (1963). L’intera rassegna è realizzata in collaborazione con Cineteca Nazionale e Rai Teche, ma si ringraziano tutti i produttori che hanno generosamente messo a disposizione i film.

Dal 26 dicembre al 7 gennaio prenderà forma la rassegna vera e propria con l’integrale proposta del suo lavoro per il cinema e una serie di incursioni nella sua produzione televisiva. Una carriera che, oltre a regalare degli autentici capolavori in ambito cinematografico, ha saputo illuminare il racconto televisivo e si è contraddistinta per la rara capacità di spaziare in tutti i generi più popolari arrivando ad appassionare i pubblici più diversi.

“Da qualche anno – dice Giorgio Gosetti – abbiamo scelto di dedicare la nostra programmazione da Natale all’Epifania a storie, personaggi, momenti che hanno reso grande il cinema italiano senza per questo restare prigionieri nella gabbia della memoria; avvicinando invece un pubblico giovane e spensierato al grande cinema popolare. Per questo Lina Wertmüller è perfetta con il suo stile personale e irriverente, la sua femminilità indossata come una corazza smagliante e raffinata”.

Dopo I basilischi, la sua opera d’esordio del 1963 che verrà presentata nella serata speciale del 19 dicembre insieme al ritratto di Valerio Ruiz (Dietro gli occhiali bianchi), il programma prenderà il via il 26 dicembre con Rita la zanzara (1966) e la prima, spettacolare puntata del Giornalino di Gian Burrasca (entrambi con Rita Pavone), per concludersi il 7 gennaio con  Peperoni ripieni e pesci in faccia (2004). In mezzo ci saranno i film più noti, da Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto a Pasqualino sette bellezze, le incursioni nel varietà con Antonello Falqui (Studio Uno), i film per la tv e l’indimenticabile Io speriamo che me la cavo con Paolo Villaggio.

Nata il 14 agosto e battezzata Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich, con ascendenze lucane e svizzere ma cresciuta a Roma, Lina è stata allieva dell’Accademia Teatrale di Pietro Sharoff, animatrice di spettacoli di burattini, autrice e regista alla radio e in televisione, aiuto regista di Federico Fellini, regista acclamata e invidiata, prima donna ad ottenere la candidatura all’Oscar per la regia, insignita del Golden Globe nel 2009 e del David di Donatello nel 2010, cittadina onoraria di Napoli. Ha diviso tutta la vita con lo scenografo Enrico Job in un felice sodalizio umano e artistico.

 

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