Equità in azione: incontro Unipol e Camera di commercio Umbria

donne lavoro

Una riflessione sulla relazione tra sviluppo economico, crescita sostenibile e governance al femminile. E’ il questo il fulcro dell’incontro ‘Equità in azione: parità di genere e futuro sostenibile. Quale ruolo per le donne nelle Camere di Commercio, nella Sanità Pubblica, nelle Amministrazioni Locali?’. Il Consiglio regionale Unipol lo ha organizzato in collaborazione con la Camera di commercio dell’Umbria. L’appuntamento è per il 14 maggio a Perugia, presso il Centro servizi camerali Galeazzo Alessi in via Mazzini.

A partire dalle 15.30, dopo i saluti del Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria Giorgio Mencaroni e l’introduzione di Valeria Cardinali, Presidente CRU Umbria a cui è anche affidato il coordinamento dei lavori, prenderà corpo la relazione di Luca Ferrucci dell’Università degli Studi di Perugia. Seguirà una tavola rotonda con Federico Sisti, Segretario Generale Camera di Commercio dell’Umbria, Micaela Fanelli, Vice presidente Autonomie Locali Italiane, Rita Chiari, Direttore UOC Oncologia AST PU-Pesaro e Membro del direttivo Women for Oncology e infine Federica Pizzini, Responsabile Diversity, Equity and Inclusion di UnipolSai. La conclusione dei lavori è affidata a Marcella Mallen Presidente di AsviS.

L’iniziativa Equità in azione è parte del ‘Festival dello Sviluppo Sostenibile’, organizzato dal 7 al 27 maggio 2024 in tutta Italia, nel mondo e online, dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (AsviS), associazione che riunisce oltre 320 organizzazioni del mondo economico e sociale e che si avvale della collaborazione di svariati partner pubblici e privati. Un festival animato da iniziative varie come convegni, presentazioni di libri, mostre, film ed altri eventi realizzati grazie all’impegno di associazioni, aziende, enti locali, scuole e università, impegnati sul territorio italiano per diffondere la cultura della sostenibilità: in totale 17 giorni di eventi, tanti quanti gli ‘Obiettivi di sviluppo sostenibile’ previsti dall’Agenda 2030 dell’Onu.

E’ l’obiettivo 5 di questa Agenda, quello che si propone di eliminare ogni forma di discriminazione e violenza per tutte le donne, ma il ruolo e la presenza delle donne, nei vari ambiti del lavoro e della società, è prima di tutto un tema culturale, una sfida a stereotipi molto difficili da scalfire, ed è da qui che si deve partire.

Nel convegno di Perugia il focus sarà dedicato ad alcuni settori chiave, dove le donne sono sempre più presenti, anche nei settori tradizionalmente ‘maschili’. Secondo i dati IPSOA, infatti, il ‘gender pay gap’ in Italia è inferiore alla media europea, ma le donne rimangono sottorappresentate nei ruoli di leadership. Si parla di 1 milione e 325mila imprese femminili registrate in Italia, pari al 22,2% del totale del tessuto produttivo nazionale, con il 70% degli oltre 625.000 professionisti di presenza femminile stabile all’interno del Sistema Sanitario Nazionale e con una presenza nella Pubblica Amministrazione, nel suo complesso, del 59% del totale con circa 1,9 milioni di lavoratrici. Se si guarda, però, alle posizioni apicali, la situazione cambia notevolmente: nelle imprese, solo il 17,4% dei Ceo e il 25,4% dei manager è donna, nelle aziende sanitarie o ospedaliere le donne che ricoprono ruoli di vertice sono solo il 33,97%. e solo il 33,8% è donna, appena una su tre, nella Pubblica Amministrazione. Sebbene siano stati fatti notevoli passi avanti, dunque, le disuguaglianze persistono.

Maria Vittoria Grotteschi

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