Come bio comanda: Liberovo Azienda agricola biologica vocata alla produzione di uova

liberovo

Nel panorama del biologico umbro un’eccellenza è, senza dubbio, l’azienda di produzione di uova biologiche Liberovo di Pier Francesco Pennazzi, situata nelle campagne tra Amelia e Montecastrilli, in provincia di Terni.

L’azienda, nel corso del suo sviluppo, è sempre stata guidata dalla ricerca di un sano equilibrio dell’ecosistema che permettesse, per ogni specie presente che sia animale, vegetale ed umana, uno sviluppo felice in armonia con l’ambiente circostante, insieme alle altre aziende biologiche confinanti con le quali costituisce il comprensorio aziendale.

La storia dell’impresa familiare Liberovo risale al 1901, quando i bisnonni di Pier Francesco, spostandosi dall’Emilia, decisero di acquistare un centinaio di ettari di terreno in Umbria, portando nella nostra regione tecniche di coltura per l’epoca innovative che permisero lo sviluppo dell’attività agricola . La via del biologico è stata intrapresa venti anni fa, quando si impiantò un noceto mai trattato al quale seguì la conversione dei campi, che durò tre anni, per poi culminare con la costruzione, al centro dell’appezzamento più grande, dell’allevamento adagiato in una vallata ormai incontaminata di 20 ettari circa, totalmente dedicata al pascolo.

L’azienda Liberovo è totalmente biologica, il fabbisogno di energia viene fornito da pannelli solari installati sulle strutture destinate al ricovero delle galline, evitando quindi l’impatto con il paesaggio. Al proprio interno vengono prodotti parte dei cereali e la totalità delle foraggere, anch’essi in rigoroso regime bio, utilizzati per la produzione del becchime destinato all’alimentazione delle galline ovaiole e, sempre in azienda, avviene la selezione, il confezionamento e la distribuzione delle uova con la garanzia quindi di una filiera cortissima, rigidamente controllata e biologica al 100% che assicura al consumatore finale un prodotto fresco (tanto che viene distribuito direttamente con mezzi propri), dalle eccellenti qualità organolettiche e senza alcuna presenza di additivi chimici.

Le galline, all’interno dell’azienda, sono libere di pascolare dall’alba al tramonto, di deporre, bere e mangiare granelle biologiche (miscela di grano, mais, carbonato di calcio e proteici) in piena libertà in base al fabbisogno di ognuna di esse, non assumono alcun alimento contenente composti chimici e non vengono sottoposte ad alcun trattamento antibiotico preventivo; in caso di effettiva necessità le galline vengono sottoposte a trattamenti fitoterapici e/o omeopatici. Le ovaiole hanno sempre a disposizione un noceto incontaminato dove poter pascolare che, a garanzia dell’assoluta assenza di elementi estranei inquinanti, vede la presenza di una piccola farfallina, la Metcalfa, che si diffonde solo su terreni incontaminati dove assume la linfa vegetale delle piante presenti, digerendo la parte proteica e espellendone quella zuccherina che deposita sulle foglie come melata. Tale residuo zuccherino attira le api che lo trasformano in miele (realizzando l’unico miele di origine non vegetale), consentendo l’impollinazione e favorendo, quindi, il processo virtuoso di riequilibrio della natura e ricreando un ambiente ideale per tutte le forme di vita; a tale proposito è stato recentemente impiantato un allevamento di api di circa 400.000 capi che volano su tutti i pascoli.

Un altro segnale della giusta direzione intrapresa dall’azienda biologica Liberovo è la presenza dello scarabeo stercorario nella pollina. Lo scarabeo è presente in modo massiccio, come nel caso Liberovo, solo in escrementi che non presentano trattamenti chimici o particolari sostanze somministrate agli animali anche attraverso la loro alimentazione, altro piccolo segnale della grande attenzione con la quale vengono allevate le galline.

L’allevamento biologico è sottoposto a stringenti controlli da parte dei numerosi organi preposti che garantiscono la qualità effettiva del prodotto: Liberovo è certificata bio da circa 15 anni.liberovo vallata

Il biologico non è soltanto una serie di norme da rispettare che vietano la presenza di chimica e farmaci, ma, vivendolo quotidianamente, genera un vero e proprio stile di tecnica di allevamento da parte di ogni produttore. Ogni allevatore vive in simbiosi con la natura e con essa genera un continuo rapporto alla costante ricerca della sua comprensione; è attraverso la natura che deve far fronte alle problematiche che, quotidianamente, la vita degli animali e la differenza delle stagioni presentano, ed è quindi solo attraverso un equilibrio tra i tre elementi presenti: animale – uomo – pianta, che ognuno di questi si esprime al massimo della sua natura. Il benessere dell’animale diventa quindi, oltretutto, l’interesse del produttore di uova, perché benessere significa allungamento della vita dell’animale con conseguente riduzione dei costi di sostituzione ed aumento della produttività.

Dopo i disastri provocati dall’agricoltura e l’allevamento intensivi degli scorsi decenni, ormai la controtendenza, se teniamo al nostro pianeta, deve essere l’adozione di uno stile di vita biologico. Tale stile di vita non deve limitarsi al mero acquisto di un prodotto o alla sterile osservanza dei dettami della legge in tal senso; ma deve avere come fine la realizzazione di una vera e propria agricoltura sistemica, che tenda al raggiungimento di un equilibrio di convivenza tra tutti gli esseri viventi, che non veda nessuna specie prevalere sull’altra sulla base di una presunta superiorità: equilibrio che permetta una convivenza felice per tutte le forme di vita. Queste sono le basi sulle quali si fonda e guarda al futuro la Liberovo: l’etica dell’allevatore presume la conoscenza degli animali e dei loro fabbisogni, al fine di creare l’ambiente ideale dove vivere insieme ad essi; gli animali dell’azienda possono essere considerati, in un certo qual modo, gli animali di ogni consumatore che, in epoca moderna, non potrebbe provvedere autonomamente all’allevamento ed alla produzione del suo fabbisogno di uova.

Per il raggiungimento di tali obbiettivi, la Liberovo sta maturando nuovi traguardi dal macro al micro, realizzando un’agricoltura etica che vada oltre le pratiche biologiche. La Liberovo sta rivolgendo la propria attenzione verso la quantità dei microrganismi effettivi di cui il nostro ambiente, il cibo e persino i nostri organismi sono purtroppo sempre più carenti; nel tentativo di invertire tale tendenza sono allo studio tecniche innovative, che arricchiscano tutto il processo produttivo di questi microrganismi fondamentali per il nostro benessere, praticando quindi un’attività “probiotica” che li moltiplichi al fine di portare in tavola, ogni giorno, non solo un prodotto sano, ma un prodotto che migliori la salute di chi lo consuma.

Il raggiungimento di tali obbiettivi, grazie al recupero degli antichi saperi frutto dell’esperienza di generazioni di contadini, unite alle ultime innovazioni tecnologiche in agricoltura, permette di perseguire il fine economico con un basso impatto ambientale, garantendo il benessere degli animali oltre a produrre un arricchimento vegetativo che incrementi la valorizzazione dei territori che costituiscono i nostri paesaggi e quelli sui quali l’azienda biologica insiste.

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