La Dichiarazione giovanile Anno Internazionale della Salute delle Piante

salute delle piante

Le piante sono il fondamento della vita sulla Terra, compresa la vita umana in tutte le sue dimensioni”. Così recita un passo della Dichiarazione giovanile sull’Anno Internazionale della Salute delle Piante (IYPH) promosso dalla FAO e alla cui stesura ha contribuito un gruppo di giovani volontarie e volontari della Lipu di tutta Italia.

Tra gli ambiziosi obiettivi dell’Anno Internazionale della Salute delle Piante, che ha visto svolgersi centinaia di eventi a livello mondiale e che si è chiuso lo scorso 1° luglio con una cerimonia che si è tenuta a Roma, la Lipu ha condiviso in particolar modo il cosiddetto One Health approach, ossia l’attenzione alla salute globale che riconosce e valorizza il rapporto tra biodiversità, salute degli ecosistemi e del pianeta e benessere della specie umana.

Proprio con questo spirito il settore Ecologia urbana della Lipu ha partecipato, nell’ambito dell’IYPH, a diverse iniziative istituzionali, sottolineando il valore intrinseco delle piante e della biodiversità urbana anche sul piano culturale e valoriale, oltre che per gli indiscussi servizi ecosistemici (le piante, tra le altre cose, producono l’80% del cibo di cui ci nutriamo e producono il 98% dell’ossigeno che respiriamo) e di supporto agli uccelli e agli animali selvatici, apprezzabili in ambito urbano e non solo.

Infatti, l’Anno Internazionale della Salute delle Piante ha voluto affermare il loro valore in quanto tali (ossia come esseri viventi), e non solo perché forniscono cibo e materie prime agli esseri umani.

Allo stesso modo il gruppo di giovani volontarie e volontari della Lipu che hanno partecipato alla redazione della Dichiarazione giovanile dell’IYPH hanno voluto sottolineare, nelle discussioni con i loro colleghi botanici, agronomi e ambientalisti di tutto il mondo, come “l’approccio ecosistemico alla salute delle piante debba rappresentare un punto di partenza per affrontare la crisi della biodiversità e quella climatica.

“Un approccio – proseguono – basato sull’educazione e sulle esperienze in natura, che possano creare un legame di rispetto e conoscenza verso flora e fauna senza dimenticare le grandi sfide scientifiche e politiche del presente e del futuro: specie aliene e invasive, perdita di habitat e di specie, rischio pandemie e cambiamenti climatici.

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