On Being Present: la figura africana nelle collezioni degli uffizi

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Mantegna, Dürer, Gentileschi ed altri grandi maestri della storia dell’arte. È attraverso le opere di questi artisti che va avanti il recupero della figura africana nelle collezioni delle Gallerie degli Uffizi: dallo scorso 19 febbraio è infatti online, sul sito del museo, il secondo capitolo di On Being Present, serie di mostre virtuali dedicate appositamente a questo scopo. A curarle è Justin Randolph Thompson, direttore del Black History Month Florence, rassegna di eventi organizzati nel capoluogo toscano per celebrare l’importanza della cultura black nella storia italiana.

Protagoniste ne sono riproduzioni e dettagli ad alta definizione di dipinti e disegni realizzati tra Cinque e Seicento, raffiguranti personaggi black: come, appunto, il disegno di Mantegna Giuditta e l’ancella con la testa di Oloferne, quello con cui Dürer tratteggia la giovane domestica Katerina, la tela David e Betsabea di Artemisia Gentileschi, ma anche il capolavoro appena ritrovato ed acquistato dagli Uffizi del pittore Bolognese Bartolomeo Passerotti, L’enigma di Omero, l’Adorazione dei Magi di Filippino Lippi, la Caccia del Persiano di Filippo Napoletano, l’Allegoria dell’America di Baldassarre Franceschini, l’insolito e colorato Moro di Barbaria di Jacopo Ligozzi.

L’ipervisione costituisce la partecipazione delle Gallerie alla sesta edizione  del Black History Month Florence 2021.

Anche lo scorso anno il museo aveva preso parte all’iniziativa; oltre che con il “volume I” dell’ipervisione, gli Uffizi avevano contribuito con una serie di video pubblicati su facebook ed una diretta su TikTok. Proprio quella mostra virtuale è stata la più vista delle Gallerie in tutto il 2020, con oltre 270mila visualizzazioni; in aggiunta, circa 100mila persone hanno seguito la diretta TikTok.

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