Cioccolentino per la promozione non solo del territorio, ma anche delle sue eccellenze. Come il Pampepato, il dolce tipico della città, protagonista, ogni giorno, di una divertente quanto golosa degustazione-spettacolo nell’ambito della manifestazione, in Corso Tacito.
L’iniziativa rientra nell’ambito delle azioni di valorizzazione e promozione del Pampepato di Terni, nel suo percorso -avviato qualche tempo fa- verso l’ottenimento della certificazione IGP.
A questo scopo, infatti, è stato costituito un apposito comitato promotore, con la presenza di Camera di Commercio di Terni, Confartigianato Imprese Terni, Coldiretti Terni, 3A – Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria, Produttori Panpepato Terni, Confcommercio Umbria e Accademia Italiana della Cucina, e un Gruppo di Produttori di Pampepato, che si stanno impegnando per la valorizzazione di questo dolce dalla storia antica.
“Cioccolentino rappresenta senza dubbio un’interessante occasione per far conoscere il Panpepato di Terni -spiega la Presidente del Gruppo di Produttori, Ivana Fernetti- a coloro che vengono da fuori regione. La certificazione IGP rappresenta per noi un obiettivo importante, un riconoscimento non solo della qualità del lavoro di noi pasticceri e panificatori, che da sempre ci impegniamo a produrre il Pampepato come tradizione vuole, ma anche della storia locale, delle nostre tradizioni. Insomma, della nostra identità locale.
Il percorso verso l’Igp sta andando avanti velocemente: il disciplinare è pronto così come la relazione cartografica e storica. L’importanza del progetto per la città è stata sottolineata da Giuliana Piandoro, Segretario Generale della Camera di Commercio di Terni, di cui era presente anche il Presidente Giuseppe Flamini. “E’ un ottimo progetto -ha detto- che vede riuniti insieme ben 31 produttori per il raggiungimento di un traguardo unico. Per questo la Camera di Commercio dà tutto il proprio supporto fin dall’inizio.Un concetto espresso anche da Mauro Franceschini, Presidente di Confartigianato Imprese Terni che ha tenuto a sottolineare come tutti i soggetti credano profondamente in questo progetto. “Lo testimonia il fatto che – sono le sue parole – da dicembre ad oggi siamo passati da 22 a 31 aziende produttrici e altre ancora vogliono aderire.
Finora, il comitato ha lavorato al disciplinare di produzione, che prevede un ben preciso procedimento di preparazione e determinati ingredienti, che sono gli stessi da sempre, almeno dal 1800, anno a cui risale la prima ricetta scritta.
Un tempo, il dolce era tipico delle feste, i suoi ingredienti erano costosi e non facilmente reperibili, per cui era un regalo per parenti e amici particolarmente apprezzato. Oggi come allora, il Pampepato si prepara, tradizionalmente, l’8 dicembre in vista del natale, ma si può trovare tutto l’anno nei negozi e pasticcerie.
Il percorso verso l’IGP è stato avviato diversi mesi fa con gli incontri preliminari tra i produttori del territorio, poi sono seguiti quelli con la Regione, il Ministero e l’Ente di controllo, finché si è arrivati dalla costituzione formale del Gruppo Produttori Pampepato di Terni e alla firma della convenzione fra i soggetti promotori.
Al momento – come detto – il gruppo sta procedendo alla stesura dei documenti necessari e all’attività di sensibilizzazione e promozione dell’iniziativa sul territorio. La fase successiva sarà quella della presentazione della documentazione alle autorità competenti e degli aggiustamenti che dovranno essere apportati in base ai suggerimenti delle stesse. Una volta conseguita la certificazione Igp partirà la promozione del pampepato e della certificazione a livello locale, nazionale ed internazionale.