Calcio. Perugia: un pareggio non basta per continuare a sognare

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di Simone Morini

 

Sfuma il sogno della serie A per il Perugia. Un sogno che si era cominciato ad allontanare sabato scorso a Benevento, dove il Grifo era uscito sconfitto. Ieri, davanti a un Curi che ha sfiorato le 20 mila presenze, solo la vittoria avrebbe proiettato la squadra di Bucchi in finale. Finisce invece 1 a 1, con un pareggio ottenuto al 90°dal Perugia; i quattro minuti di recupero sono troppo pochi per ribaltare l’esito dell’incontro e il parziale vantaggio dei sanniti scaturito da un calcio d’angolo dieci minuti prima.

Ancora una volta playoff amari per il Perugia, al termine di un campionato che si è concluso con il quarto posto. Ancora una volta, purtroppo in quella decisiva, lo stadio di casa non è stato amico e si è faticato a trovare la via del gol. Troppo in questa occasione, considerato che i grifoni, dopo un primo tempo prudente, hanno attaccato a spron battuto per quasi tutta la ripresa.

Assieme a Di Carmine, Nicastro e Terrani, Bucchi affianca al 60° Mustacchio che prende il posto di Ricci, passando al 4-2-4. Quando manca un quarto d’ora alla fine, Guberti rileva Volta. Il Perugia ha preso d’assedio la porta difesa da Cragno da circa dieci minuti ma la palla non entra, e di frequente è proprio il portiere del Benevento a renderla ancora più inviolabile.

E’ già andato vicino al gol Nicastro in due occasioni; su tiro ravvicinato parato da Cragno ( 62°) e su rovesciata che finisce alta (65°). E’ andato al tiro Di Chiara impegnando il portiere sannita (68°) e Terrani da dentro l’area che spara alto (72°). Le streghe intanto non stanno a guardare, e tra una mischia e l’altra nella loro area, partono spesso in contropiede seminando il panico dalle parti di Brignoli, in particolare con Falco (56°) e con Chibsah (74°).

Si aspetta il gol o la beffa, e all’81° arriva la beffa. Questa volta tutto nasce da un corner, battuto da Lucioni. Nell’area piccola colpisce di testa Camporese, Brignoli para con il corpo ma non trattiene, Puskas spara dentro la porta. C’è veramente poco tempo per ribaltare il risultato, soprattutto in un incontro in cui la squadra di Baroni, forte di due risultati utili su tre, ha giocato con un 4-4-2 a dir poco prudente. Nel primo minuto di recupero arriva il pareggio del Perugia con Nicastro. Cross da destra di Di Carmine, va al tiro Mustacchio, Cragno respinge e Nicastro va in gol sulla ribattuta. Mancano quattro minuti per ottenere quel vantaggio che varrebbe la finale, ma non si va oltre un tiro di Guberti neutralizzato dalla difesa del Benevento.

La partita aveva offerto poche emozioni nel primo tempo con il Benevento che giocava accorto, e un Perugia  apparso un po’ contratto e poco incline a rischiare subito. Secondo tempo completamente diverso, con i grifoni all’assalto dell’area sannita; Benevento quasi sigillato nella propria metà campo, salvo involarsi verso Brignoli ad ogni primo errore nel palleggio dei grifoni. Poco lucido il Grifo nel suo tanto attaccare, cinica la squadra di Baroni nel colpire al momento giusto.

Alla fine grifoni in cerchio a centrocampo, con tanto di presidente Santopadre. Poi sotto la curva per ricevere l’applauso. Un applauso generoso e condito da tanta amarezza.

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