Dolce Pasqua per i Sirmaniaci: buona la prima!

sir safety perugia

E’ 3 a 1, vince la Sir Safety Perugia contro Trento, davanti al suo pubblico in bianco che non ha smesso per un attimo di cantare e incitare i propri beniamini. Una gara bella agonisticamente e tecnicamente nonostante i 20 errori (decisamente un po’ troppi) la Sir dimostra di poter giocare bene anche se Atanasijevic non è in piena forma.

Berger spolvera una prestazione eccezionale, da vero fuoriclasse, e alla fine saranno 14 i punti messi a terra, score migliore in campo. Alexander Berger è un giocatore solido e esperto che sembra essere arrivato ai play off in piena forma fisica, tanto che, Lorenzo Bernardi potrebbe pensare di utilizzarlo di più in questa serie delicata di partite, in alternanza con Russell, o per dare fiato a Zaytsev, qualora ce ne fosse bisogno.

Vedere la Sir giocare in maniera così corale dà una certa serenità, mantenendo la scaramanzia d’obbligo, questo si può dire. A fare la differenza, ancora una volta, è stata la pressione in battuta  che la squadra di Bernardi riesce a mettere agli avversari. La domenica di Pasqua si va a giocare A Trento , dove è in programma gara 2, c’è da giurarci che tantissimi Sirmaniaci l’uovo lo mangeranno in autobus.

A loro a tutti voi…Buona pasqua.

Il tabellino

Sir Safety Conad Perugia – Diatec Trentino 3-1

Parziali: 25-23, 18-25, 25-23, 25-22

Sir Safety Conad Perugia: De Cecco 1, Atanasijevic 12, Podrascanin 10, Anzani 10, Zaytsev 13, Berger 14, Colaci (libero), Shaw 1, Della Lunga, Andric 2, Russell 1. N.e.: Ricci, Cesarini (libero), Siirila. All. Bernardi, vice all Fontana.

Diatec Trentino: Giannelli 2, Vettori 7, Eder Carbonera 8, Kozamernik 7, Lanza 13, Kovacevic 16, De Pandis (libero), Chiappa (libero), Hoag, Zingel 2, Teppan 6. N.e.: Cavuto, Partenio. All. Lorenzetti, vice all. Petrella.

Arbitri: Daniele Rapisarda – Mauro Goitre

Le cifre – Perugia: 20 b.s., 7 ace, 53% ric. pos., 25% ric. prf., 47% att., 10 muri. Trento: 17 b.s., 3 ace, 36% ric. pos., 11% ric. prf., 51% att., 11 muri.

Donatella Binaglia

 

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