Ad Assisi lo ‘Slow way festival’, il cammino è per tutti!

slow way festival

Il progetto Slow Way Festival nasce in Umbria, regione che risulta essere tra le mete più ambite per i camminatori, e in particolare ad Assisi, città della pace, di incontro e del dialogo, un vero e proprio punto di partenza per i cammini d’Italia e del Mondo.Camminare consente di liberare la mente, tenersi in forma, conoscere nuovi territori, conoscere nuove persone. Grazie all’attenzione sempre maggiore rivolta per i “cammini religiosi e spirituali” e per ciò che significano in termini sportivi, culturali e ambientali, tale da divenire un vero e proprio segmento turistico, nasce il progetto Slow Way Festival.

Ne è testimonianza anche l’ottimo risultato dell’edizione umbra della Borsa del Turismo Religioso Internazionale, tenutasi lo scorso anno nel mese di novembre ad Assisi, che ha visto la partecipazione di molti tour operator italiani e stranieri alla ricerca di un’esperienza autentica. Il turista moderno, infatti, predilige un modo lento (slow) e più introspettivo per scoprire i luoghi, attraverso un contatto diretto con la natura ed entrare in relazione con le persone, condividendo un percorso comune, nella semplicità del cammino.

Dal 16 al 19 giugno ad Assisi sono in programma quindi 4 giorni di festival – organizzato da Rete Assisi Turismo+, con il brand Discover Assisi Convention Bureau, in collaborazione con Rete System Srl e con il patrocinio e la partecipazione della Regione Umbria, del Comune di Assisi, ENIT, Federalberghi Umbria, Fiavet e Sviluppumbria – con l’obiettivo di promuovere e valorizzare i tanti Cammini già esistenti in Italia ed all’estero, dalla Via Francigena a Santiago di Compostela ed altri. Ma anche per far emergere gli elementi costitutivi di una “domanda turistica” che va oltre le motivazioni di fede, intersecando ad essa motivazioni legate alla spiritualità, all’ambiente, alla sostenibilità, alla vacanza attiva, all’arte, alle culture dei luoghi. Il turismo religioso internazionale si articola sia nella sua dimensione pastorale e di fede, con il pellegrinaggio, sia in quella culturale, scegliendo come meta luoghi con una forte connotazione religiosa, ma con motivazioni diverse, riconducibili all’arte, alla cultura, alla spiritualità, all’etica sociale. Nel mondo esistono migliaia di località che rispondono alle esigenze della domanda turistica religiosa, con differenziazioni territoriali, motivazionali, storiche, artistiche, culturali e con una “offerta” sempre più globale, interconnessa, strutturata, concorrenziale.

Mercoledì 12 giugno si è tenuta a Perugia, nella sala Fiume di Palazzo Donini, la conferenza stampa di presentazione del festival, insieme all’annuncio della campagna estiva per la promozione turistica dell’Umbria e dei flussi del primo quadrimestre 2019 da parte del presidente della Regione Umbria, con delega al Turismo, Fabio Paparelli. Sono quindi intervenuti: Valter Stoppini, vicesindaco di Assisi, Mauro Agostini, direttore generale Sviluppumbria, ed Erminia Casadei per Slow Way Festival.

Il claim scelto per l’occasione è quindi ‘Il cammino è per tutti’ e nasce dalle testimonianze dei camminatori. Durante il Festival sono previsti alcuni convegni e tavole rotonde con un focus sui Cammini Europei dal punto di vista della motivazione, non solo con contenuti di fede e con un senso mistico (pellegrinaggio), ma anche per motivi culturali e sociali. Si affronteranno tematiche come l’organizzazione dei percorsi e l’accessibilità dei cammini da parte di tutti, anche di camminatori con disabilità.

Vi saranno importanti interventi con Convegni programmati dalla Regione Umbria, con la partecipazione del Comune di Assisi, per portare degli esempi di realtà importanti e dei cammini europei più conosciuti, come Santiago de Compostela, la via Francigena, la Romea Germanica e tanto altro, che saranno messi in connessione con un focus più specifico sui cammini dell’Umbria.

Vi sarà inoltre la presentazione della guida turistica dei ristoranti, sul tema dei cammini, pubblicata da Repubblica e la presentazione dei dati della ricerca del Progetto Atlante.

A Palazzo Monte Frumentario ci sarà:

  • Area espositiva, aperta alle realtà territoriali religiose, agli Itinerari ed ai Cammini italiani ed esteri, alle attività outdoor legate ai Cammini, con particolare attenzione alla offerta umbra. L’area sarà attiva da domenica 16 a martedì 18 giugno 2019.
  • Area Meeting, dove le varie realtà religiose e culturali, italiane ed estere, potranno presentare al pubblico, con filmati, foto, diapositive, la propria realtà ed i propri progetti futuri. L’area Meeting sarà attiva da domenica 16 a martedì 18 giugno 2019
  • Area Promotion Umbria, attraverso Educational tour per i 45 (quarantacinque) Buyer, italiani ed esteri, ospiti della manifestazione, con visita di Assisi e di altre realtà regionali, nonché di un Press tour rivolto ad una decina di “blogger” specializzati in turismo religioso, ambientale ed artistico.
  • Area Workshop BTRI Promo Commerciale, con la realizzazione di due distinti workshop promo commerciali, dedicati, il primo, in esclusiva alla offerta della Regione Umbria‘Borsa del Turismo Religioso Internazionale – UMBRIA’ (il pomeriggio di lunedì 17 giugno) ed a cui partecipano esclusivamente gli operatori dell’offerta umbra, e il secondo workshop promo commerciale ‘Borsa del Turismo Religioso Internazionale – Italy and The Word’ (la mattina di martedì 18 giugno) a cui partecipa l’offerta italiana ed estera.

La Borsa del Turismo Religioso Internazionale (BTRI) si propone di offrire una opportunità promo commerciale e culturale ai tanti attori del mercato internazionale, realizzando un evento aperto, dinamico, utile al confronto, alla riflessione e al business.

L’Italia è una delle destinazioni principali dei flussi turistici religiosi di religione cattolica mondiali con un’offerta religiosa di circa 1.500 santuari, 30.000 chiese, 700 musei diocesani, oltre che di tantissimi monasteri e conventi. In tutti questi luoghi si concentra gran parte del patrimonio culturale ed artistico italiano ed essi rappresentano tappe fondamentali sia per i pellegrinaggi che per il turismo culturale, esperienziale e religioso.

Tuttavia anche altre destinazioni (per rimanere solo nell’ambito del cattolicesimo) si impongono nel mondo, si pensi, in Europa, a Fatima, Santiago de Compostela, Lourdes, Medjugorje, per proseguire in Terra Santa ed a Gerusalemme, fino a Guadalupe in Messico ed in Brasile.

Moltissimi turisti motivano la propria vacanza con un contenuto assoluto di fede e con un senso mistico della propria decisione (pellegrino) o con una forte spinta culturale, spirituale ma laica, interessata, tuttavia, a conoscere e visitare luoghi e realtà religiose a volte anche non appartenenti alla propria fede.

Questo mercato mondiale del turismo religioso vede protagonisti grandi Tour operator (alcuni di estrazione direttamente ecclesiastica), specializzati in pellegrinaggi e viaggi religiosi, unitamente ad organizzazioni ecclesiastiche e parrocchiali locali, ad associazioni culturali e di solidarietà.

L’ospitalità, in tutto il mondo, è garantita, oltre che dalle classiche strutture alberghiere ed extralberghiere, anche da un diffuso patrimonio ricettivo ecclesiastico, case del pellegrino, ostelli, conventi, case per ferie e simili).

Momenti esperienziali

Il progetto Slow Way Festival è anche attento al momento esperienziale e per questo ha come focus la qualità di vita autentica, attraverso l’emozione del cammino e la riscoperta del gusto, del cibo lento e della tradizione.

Sono previsti inoltre momenti di cammino: trekking urbano, con il circuito della 30 fontane, nella città di Assisi, in compagnia di guide che raccontano la città; percorsi lungo il Cammino di Francesco; escursioni in Valnerina. Sono previsti momenti formativi sulle attrezzature e l’abbigliamento durante i cammini a cura di aziende specialistiche di settore e sull’alimentazione per affrontare i cammini a cura di esperti. La Tavola Rotonda “Camminare è salute” che vedrà la testimonianza di Andrea Devincenzi, il primo atleta paralimpico che ha percorso la Via di Francesco (500 km in 22 giorni) e la Via Francigena (1.000 km).

Rete Assisi Turismo+

È la prima rete di imprese in Umbria, nata dall’unione di sei tra le più rinomate strutture ricettive della zona di Assisi, con l’obiettivo di incentivare il turismo, promuovendo l’eccellenza del territorio, garantendo un alto standard della qualità dei servizi offerti, attraverso una continua ricerca e alla formazione del proprio team all’accoglienza, alla consulenza ed all’assistenza.

Con il marchio Discover Assisi Convention Bureau, è in grado di organizzare eventi di medie e grandi dimensioni, programmando tutti i servizi necessari per la loro realizzazione, dai servizi di ricettività e accoglienza, ai servizi di trasferimenti da e per gli aeroporti, le stazioni, le sedi degli eventi, ai palazzi storici, ai servizi di visite ed escursioni, ai servizi ristorativi all’interno delle strutture ricettive e di catering nelle sedi congressuali e nei palazzi storici.

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