UmbriaLibri23, successo a Perugia, a Terni si replica

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Successo per la tre giorni dedicata ai libri che ha visto il centro di Perugia al centro della cultura editoriale, nella manifestazione UmbriaLibri23-Scritture d’Autunno, giunta alla ventisettesima edizione. Un evento che ha portato nei giorni 27, 28 e 29 ottobre più di 55 appuntamenti nelle location più simboliche e affascinanti del centro storico del capoluogo: Corso Vannucci e Piazza Matteotti. Oltre tre mila le presenze dichiarate dagli organizzatori alla chiusura, con molti volumi esauriti fra quelli proposti nello stand collettivo, oltre a tanti sold out delle varie iniziative. Ed ora già si pensa all’appuntamento dei prossimi 1, 2 e 3 dicembre a Terni che prende il nome UmbriaLibri23-Scritture d’inverno e, chissà, forse anche ad UmbriaLibri Love, novità dello scorso anno, proprio per la città di San Valentino.

L’intera rassegna editoriale e culturale per gli amanti dei libri, con ospiti, eventi ed appuntamenti vari, è un progetto della Regione Umbria ed è organizzata da Sviluppumbria con la direzione artistica di Angelo Mellone. Una simbolica ‘occupazione’ delle città e dei borghi, è stata definita dai promotori, per una grande festa culturale, che duri tutto l’anno, come si evince dall’aggiunta di 365 nel logo, e non solo una semplice rassegna di presentazioni.

“Grande soddisfazione per un’edizione che ha riportato UmbriaLibri nella meravigliosa cornice del centro storico di Perugia” è stata espressa dall’amministratore unico di Sviluppumbria, Michela Sciurpa. “Sviluppumbria ha curato tutti gli aspetti organizzativi e operativi coinvolgendo ben 40 editori umbri tra corso Vannucci e piazza Matteotti – ha ricordato Sciurpa -. Un ringraziamento al direttore artistico Angelo Mellone per questo evento culturale che ha portato in Umbria importanti autori di livello nazionale“.

“L’idea è – ha detto  Mellone – regalare alle città e ai cittadini umbri un evento che rappresenti una festa culturale che dura tutto l’anno, una celebrazione della letteratura attaccata alla vita e non alle mode mainstream, in grado di gemmare ovunque nella regione, portare intelligenze nei borghi, allargare il concetto stesso di ‘libro’ non solo all’oggetto cartaceo ma, in fondo, a tutto ciò che è scrittura. Per questa ragione da quest’anno le edizioni principali di UmbriaLibri si chiameranno ‘Scritture d’autunno’ e ‘Scritture d’inverno’ e l’appuntamento perugino di ottobre e quello ternano di dicembre diventeranno progressivamente una piattaforma su cui far atterrare tutto ciò che è scrittura, possano essere i libri tradizionali o un testo di una canzone, un cortometraggio a impianto letterario o l’espressività dei social media, e così via”.

“Adesso partiamo per organizzare l’edizione di Terni a dicembre – ha poi annunciato Mellone – per cui il cartellone è quasi definito. Nel frattempo, gli “scrittori residenti” hanno cominciato a prendersi cura del racconto dei borghi che hanno scelto di ospitarli, stiamo aumentando i laboratori di scrittura con gli studenti della regione. Insomma, abbiamo un sacco di lavoro da fare, perché UmbriaLibri vuole essere ciò che recita il nuovo logo UL 365: libri tutto l’anno, e in tutta l’Umbria. Contribuendo a creare, come già ho detto con grande speranza, una rete culturale fra le principali istituzioni che si occupano in Umbria di libri, musica, teatro, cinema. I presupposti ci sono tutti, nel frattempo ci godiamo il successo perugino”.

“Per UmbriaLibri questa è l’edizione del cambiamento – ha detto l’assessore al turismo e alla cultura della Regione Umbria, Paola Agabiti – A dicembre sarà la volta di Terni, ma la “contaminazione” di UmbriaLibri è arrivata e continuerà ad arrivare, su tutto il territorio regionale anche attraverso il racconto dei nostri borghi con il progetto dello ‘scrittore residente’. Saranno molti gli eventi legati a UmbriaLibri che si snoderanno nell’arco del 2024, con l’obiettivo di dare un “ampio respiro” a questa manifestazione che ha al centro la cultura e la lettura, i due pilastri per la crescita personale di ognuno di noi e per sviluppare quella conoscenza critica che ci rende cittadini liberi”.

Maria Vittoria Grotteschi

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