Al via Unitre Todi: primo incontro dedicato a don Milani

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A inaugurare l’anno accademico 2023-2024 dell’Unitre di Todi martedì 24 ottobre 2023, alle 16, nella Sala del Consiglio Comunale di Todi, annuncia il prof. Sergio Guarente, presidente dell’associazione, sarà una Conferenza su “Don Lorenzo Milani a cent’anni dalla nascita: un anniversario che ci interroga”, tenuta dal Prof. Francesco Tofanetti, già Docente e Dirigente Scolastico del Liceo “Jacopone da Todi”, predecessore di Guarente in tale ruolo.

“Il Programma dell’anno accademico 2023-2024 – afferma confermando il patrocinio e la collaborazione del Comune di Todi e invitando la cittadinanza a partecipare – si caratterizza per il suo ampio e articolato orizzonte culturale, indicativo della peculiare attenzione dell’Unitre di Todi alla città e al territorio, nell’intento di percorrere, con gentile determinazione, la via luminosa della ricerca umana del sapere nutrita dal piacere dell’incontro.”

Un programma che si dispiega in incontri settimanali fino a fine maggio e sarà comunque presentato nel corso della serata di apertura. Sarà anche possibile in quell’occasione per tutti gli interessati procedere all’iscrizione all’Associazione e al pagamento della quota sociale per il corrente anno accademico, pari a € 30. E’ comunque possibile chiedere informazioni e iscriversi, assicura infine il presidente, indirizzando una mail all’attenzione del Presidente Prof. Sergio Guarente (all’indirizzo todi@unitre.net).

L’attività dell’Unitre di Todi – Università della Terza Età o come ora si è precisato, delle Tre Età è ripresa giusto lo scorso anno, dopo la crisi dovuta alle difficoltà del periodo dell’emergenza pandemica. Poi, su impulso del Consiglio Nazionale e dell’Unitre dell’Umbria e col sostegno dell’assessorato alla cultura del Comune di Todi, si era proceduto alla rifondazione della sezione di Todi, necessaria anche ai fini delle novità normative sopraggiunte a regolare il terzo settore. Fin da questa prima fase di rinascita dell’Unitre era stato individuata proprio nella persona di Guarente la guida del consiglio direttivo dell’associazione, da allora ad oggi affiancato da Tiziana Menciotti come vicepresidente e Rita Perari come segretaria, Sandra Proietti, col ruolo di direttrice dei corsi e Maurizio Aristei in qualità di tesoriere.

L’Università della Terza Età delle Tre Età, si basa sul volontariato di tutti gli aderenti e si rifà all’Universitas del Medioevo, la cui organizzazione faceva capo agli studenti ed in cui i docenti prestavano la loro opera gratuitamente perché ritenevano il sapere un dono.

Lo schema delle lezioni è ancora oggi quello della Universitas: c’era la lectio, la pausa e la disputatio; oggi ogni lezione ha la durata di 45 minuti, cui seguono 15 minuti di convivialità e altri 60 minuti di informazione.

Universitas non vuol dire studio specializzato ma riunione di tutte le persone interessate a quell’argomento; il termine è attraente perché non è selettivo ma è un invito alla partecipazione.

Due sono le linee portanti con le quali l’Unitre persegue i propri obiettivi: quella della cultura, in mano ai Docenti, e quella dell’Accademia d’Umanità, in mano agli studenti che non sono utenti passivi che ascoltano le lezioni e tornano la volta dopo, ma sono associati che vengono sollecitati ed educati a partecipare alla vita dell’Unitre sia come assistenti ai Corsi che come coordinatori o addetti alle Segreterie, sia alla Accademia d’Umanità che è la struttura operativa dell’Unitre.

Gli associati, debitamente preparati attraverso la partecipazione ai Corsi, si aprono al sociale e al territorio donando a loro volta agli altri parte del loro tempo libero e della loro professionalità.

Le Sedi locali Unitre si rivolgono all’Uomo di tutte le età e oltre al messaggio di educazione permanente, ricorrente e rinnovata, racchiudono nel proprio progetto alcuni obiettivi specifici che intendono raggiungere con la partecipazione attiva di quanti desiderano collaborare al progetto stesso.

L’Unitre rende protagoniste, in modo particolare le persone anziane, affinché – partecipando al progetto sappiano trasformarsi da forza lavoro in forza cultura, per avere modo di liberare la propria creatività, riappropriandosi di ruoli significativi e di un tempo libero ritrovato che non ha età.

Maria Vittoria Grotteschi

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