L’Onesto fantasma: lo spettacolo con Giammarco Tognazzi

l'onesto fantasma

E’ andato in  scena venerdì 16 Febbraio al Teatro della Filarmonica di Corciano, “L’Onesto fantasma” di Edoardo Erba con Giammarco Tognazzi, Renato Marchetti e Fausto Sciarappa, in video la partecipazione di Bruno Armando.

Edoardo Erba si racconta nel libretto di sala, e ci racconta come ”L’onesto Fantasma“ sia un’opera fatta di confronti e riletture ma soprattutto di amicizia, dedicata ad un amico scomparso.

Analizza l’essenza dell’amicizia, che viene giustamente sovrapposta all’amore. evidenziando come ”gli ingredienti siano gli stessi: momenti felici, gelosie, allontanamenti, liti e pacificazioni, ma di come i tempi siano diversi, l’amore con la passione brucia tutto e subito, l’amicizia cuoce a fuoco lento…”.

Il regista voleva raccontare “l’Amicizia” con le sue complessità, e di come l’assenza definitiva la renda sempre più viva e dolorosa, in tutta questa profondità voleva mettere Shakespeare: ”volevo prendermi questo onore… misurare la distanza fra quei versi immortali e i miei balbettii…”

Nasce così questa storia, nella quale quattro attori si conoscono in una tournée teatrale e diventano grandi amici, ma si ritrovano in tre, perché uno di loro muore tragicamente.

Gallo (Gianmarco Tognazzi), legatissimo all’amico scomparso, è diventato nel frattempo un attore in carriera, Costa e Tito (Renato Marchetti e Fausto Sciarappa) non navigano in buone acque e hanno un disperato bisogno di lavorare, sperando di convincere l’amico a portare in scena L’Amleto.

Gallo non vuole più fare teatro senza l’amico scomparso, ed ecco che Costa si inventa che l’amico sarà nello spettacolo con tanto di nome in cartellone, nelle vesti del fantasma shakespeariano.

All’inizio Gallo non dà peso alla proposta, ma una notte il caro amico appare e apre mille dubbi nella mente e nel cuore degli amici, costretti a confessassi, creando così il vero sentimento che li legherà per tutta la vita.

Intersecando Amleto, tra spettro e realtà, tra l’essere o il non essere, in questa tragedia dell’indecisione, in una storia di vendetta c’è la vera essenza dell’amicizia dell’amore, il sentimento più  forte del mondo capace di eludere, sconfiggere e annientare la morte.

Non v’è cuore che non riconosca l’anima amata…

Sonia Lustrino

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