Sui passi di Francesco: il pellegrinaggio accessibile a tutti

sui passi di francesco

Accessibilità, inclusione e valorizzazione del territorio sono le parole chiave del viaggio itinerante “Sui passi di Francesco, in cammino per l’accessibilità e la pace”, che in vista del Giubileo 2025 vuole richiamare l’attenzione sul pellegrinaggio inclusivo e accessibile. Dal 18 al 29 maggio, 10 viaggiatori – di cui 6 con esigenze di mobilità e 2 ipovedenti – affronteranno in sedia a rotelle, bicicletta o tandem un percorso da Ancona a Roma che ricalca il peregrinare di San Francesco e il suo messaggio di essenzialità. Dopo 11 tappe che attraversano 3 regioni – Marche, Umbria e Lazio – l’arrivo sarà a San Pietro dove incontreranno Papa Francesco all’udienza del mercoledì.
Lungo il percorso i viaggiatori visiteranno alcuni Centri di eccellenza sulle disabilità sensoriali e le Unità spinali di diverse città (Ancona, Perugia, Roma) per incontrare le persone con lesioni midollari e dare loro un messaggio di speranza: la vita non si ferma anche se le gambe non possono muoversi. Un messaggio che è alla base di Free Wheels, organizzazione di volontariato che promuove questo cammino in partnership con l’associazione NoisyVision.
I viaggiatori attraverseranno città e borghi su strade, piste ciclabili, cammini e sentieri. Sei di loro si muovono in sedia a rotelle, grazie a un propulsore elettrico (chiamato Klick) agganciato alla carrozzina, che consente di affrontare anche i terreni off-road; altri due sono ipovedenti e si danno il cambio a metà strada (uno percorre il tratto Ancona-Assisi e l’altro Assisi-Roma), scambiandosi il testimone a bordo di un tandem a guida assistita, che condivideranno con un ciclista; un altro ciclista partecipa all’avventura con il compito, quando necessario, di fare da apripista.

Alessio di Santa Maria di Sala (Venezia), Ignazio di Scicli (Ragusa), Samuele di Sulbiate (Monza-Brianza), Angiolino di Sommacampagna (Verona), Dario di Padova, Giulia di Spilimbergo (Pordenone), Josimare di Bergamo, Mara e il marito Tiziano di Vigodarzere (Padova) e Pietro di Somma Lombardo (Varese). Sono loro i viaggiatori che, attraverso questa esperienza, si fanno portatori di un messaggio che, lungo i luoghi francescani, vuole arrivare fino al Vaticano: il turismo lento come pratica di accessibilità e inclusione può essere un volano di pace e una leva di valorizzazione del territorio. Con l’auspicio che, in vista dell’imminente Giubileo 2025, venga realizzato qualche passo avanti nella direzione del pellegrinaggio accessibile.

L’idea di questo viaggio itinerante nasce da Free Wheels, organizzazione di volontariato impegnata a diffondere il turismo lento per tutti, sia stimolando amministrazioni e privati a rendere accessibili percorsi, strutture e servizi sia aiutando le persone a capire che il “non ce la posso fare” costituisce spesso la barriera più grande. L’associazione ha già organizzato due traversate con viaggiatori a mobilità ridotta in Emilia-Romagna (2022) e in Veneto (2023) mettendo in luce la bellezza, l’accoglienza e l’accessibilità dei territori. Quest’anno è affiancata da NoisyVision, associazione dedicata alle disabilità sensoriali – tra cui l’ipovisione e l’ipoacusia – molto attiva nel promuovere un cambiamento di mentalità e nel proporre esperienze che consentano a tutti di espandere i propri orizzonti, organizzando iniziative come cammini e uscite in barca a vela, con l’idea di creare comunità inclusiva dove la disabilità non è un limite ma un valore, una risorsa.
Le due associazioni condividono i valori dell’accessibilità e del benessere interiore derivato dal cammino.

Il promotore di Free Wheels è Pietro Scidurlo, in sedia a rotelle dalla nascita, che nel 2012 ha percorso il Cammino di Santiago in hand-bike, esperienza illuminante che l’ha portato a scrivere la Guida al Cammino di Santiago per tutti (Terre di mezzo Editore), tuttora l’unica guida in Europa a un cammino integralmente accessibile. Racconta: “Ogni anno ci scontriamo con difficoltà organizzative che derivano dalla scarsità di strutture e servizi accessibili, in particolare per gruppi. Eppure è ormai evidente che l’accessibilità apre le porte anche a tante persone che non hanno disabilità e possono alimentare un circuito di turismo lento prezioso per l’economia del territorio e per il benessere degli individui. Noi insistiamo a proporre queste esperienze di itineranza in gruppo perché è importante che le persone con esigenze di accessibilità possano vivere non solo il cammino ma anche la condivisione”.
Fondatore di NoisyVision (nel 2017) è Dario Sorgato, viaggiatore, blogger e scrittore con l’ambizione di “colorare il mondo di giallo, che è non solo il colore più visibile per le persone ipovedenti ma è simbolo di quella solarità che deriva dall’aprirsi ad altri modi di essere” spiega. “L’eterogeneità del gruppo, la complessità delle storie personali, la necessità di mettere insieme tutto questo per andare avanti tappa dopo tappa costruiscono sul campo accettazione reciproca. Cioè inclusione. Senza inclusione non c’è accessibilità. Per questo le nostre visioni sono complementari”.
È convinzione delle due associazioni che “l’esperienza di convivenza quotidiana, di condivisione dei momenti critici ed esaltanti, del superare insieme le difficoltà che si vivono nel Cammino come nella vita troveranno nella capacità di fare inclusione il segreto della perfetta letizia che Francesco d’Assisi indicò mille anni fa e che Papa Francesco ci ricorda oggi. La stessa strada che può portarci alla pace”.

Le tappe

18 maggio: Ancona-Osimo
Il viaggio inizia con la visita all’Unità spinale di Ancona e prosegue con una tappa al Museo Omero della città (uno dei pochi musei tattili al mondo, cioè uno spazio accessibile a tutti che fa conoscere l’arte attraverso il tatto, per promuovere l’integrazione delle persone con disabilità visiva). Arrivo alla sede della Lega del Filo d’Oro a Osimo, dove i viaggiatori sostano per la prima notte.

19 maggio: Osimo-Filottrano
Visita alla Lega del Filo d’Oro e poi partenza per Filottrano, sempre nella provincia di Ancona, dove i viaggiatori sono ospiti della comunità e della “Pallavolo Filottrano”.

20 maggio: Filottrano-Poggio San Romualdo
Si prosegue nella provincia di Ancona, attraverso le colline, con arrivo a Poggio San Romualdo e pernottamento in un campus allestito dall’Amministrazione e dalla Protezione civile di Fabriano.

21 maggio: Poggio San Romualdo-Gualdo Tadino
Prima di entrare in Umbria, sosta a Fabriano e poi si entra nella provincia di Perugia fino a Gualdo Tadino, dove il gruppo è ospite dell’Amministrazione locale. “La Via di Francesco per Gerusalemme” ha aiutato nel definire il percorso in fino ad Assisi.

22 maggio: Gualdo Tadino-Assisi
Giunti ad Assisi, grazie al supporto della Fondazione Serena Olivi, i viaggiatori vengono accompagnati da un autobus all’Unità spinale di Perugia, dove, grazie all’aiuto di AVI (Associazione Vita Indipendente) Umbria, incontrano le persone in riabilitazione e il personale che li segue.

23 maggio: Assisi-Trevi
Partenza da Assisti, proseguendo nella provincia di Perugia con alcuni amici de “La Via di Francesco”, che ha collaborato a definire il percorso fino a Piediluco.

24 maggio: Trevi-Ceselli
Si prosegue nella provincia di Perugia. In questa tappa, il gruppo è affiancato da ciclisti della “Spoleto Norcia in MTB”.

25 maggio: Ceselli-Poggio Bustone
Si entra nella provincia di Rieti, con l’aiuto della “Rete Associativa Via di Francesco nel Lazio” che ha collaborato a definire la parte restante dell’itinerario, fino a Roma. I viaggiatori sono ospiti del Convento di San Giacomo, in comune con il Cammino di San Benedetto.

26 maggio: Poggio Bustone-Poggio San Lorenzo
Si prosegue nella provincia di Rieti; qui l’ospitalità è offerta dall’associazione “Cammini dell’Arte”.

27 maggio: Poggio San Lorenzo-Monterotondo
Si entra nella città metropolitana di Roma, pernottando a Monterotondo, dove i viaggiatori sono ospiti della “Rete Associativa Via di Francesco nel Lazio” a cena.

28 maggio: Monterotondo-Roma
Arrivo a Roma, visita al Giardino degli Esteri con saluto dell’ex presidente Comitato Cultura del Consiglio d’Europa; incontro con le Unità spinali di Roma e Lazio (CTO, CPO e Santa Lucia).

29 maggio: udienza da Papa Francesco in Vaticano

Post correlati

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.