Tutto è numero: un viaggio tra matematica, musica ed IA

tutto è numero

E’ andato in scena, al Teatro Caio Melisso di Spoleto, spazio Carla Fendi, domenica 9 Luglio “Tutto è Numero –  dalla matematica, alla musica all’intelligenza Artificiale”.

Un incontro coordinato dalla regia di Quirino Conti dove personalità di rilievo nel campo scientifico matematico hanno dato voce ad una conferenza su quanto siano insospettatamente affini le discipline matematiche e quelle filosofiche e non solo, arrivando a toccare temi tanto attuali quanto arcani a molti, come il funzionamento e le dinamiche dell’AI.

Uno spauracchio che si veste da futuristica alienazione giovanile, dove ci si è addentrati nella parte più umana dell’essere e si è colta l’autenticità del “Tutto è numero”.

Il matematico Paolo Zellini e la presidente dell’associazione mondiale sulla ricerca in AI, Francesca Rossi, sono intervenuti sulla matematica come fonte di creatività e sull’etica dell’Intelligenza Artificiale. E’ stato un viaggio tra numeri e algoritmi, dove lo storico della musica Sandro Cappelletto ha introdotto la stretta correlazione tra musica e matematica, lasciandoci godere della raffinata performance del maestro Marco Scolastra.

Siamo partiti dalle parole di Maria Teresa Venturini Fendi :”Tutto è numero esplorerà il ruolo dell’algoritmo nel profondo legame tra pensiero creativo, musica e matematica. L’intelligenza Artificiale ci proietta in un mondo esaltante e inquietante insieme, una quarta rivoluzione industriale di cui non conosciamo ancora l’evoluzione”.

La parola passa al matematico Paolo Zellini che illustra come la matematica sia fusa con il “tutto”, come la filosofia più pura parta dalla matematica, partendo dal pensiero di Pitagora “le cose sono come numeri… le cose sono numeri”, il professor Zellini afferma: “… questa tesi singolare è in parte incomprensibile, ma il calcolo moderno, che ha ereditato molti dei suoi procedimenti dalla matematica antica, sarebbe in grado di confermarla. Il numero potrebbe rivendicare anche oggi la stesa potenza simbolica, e insieme lo stesso carattere di realtà che aveva non solo in grecia, ma anche in diverse tradizioni”.

La professoressa Francesca Rossi con il suo intervento illustra come l’Intelligenza Artificiale sia in grado di accedere ai milioni di dati presenti in rete apparendo, ad un occhio poco attento, in grado di sostituire l’intelligenza umana ma, ad una analisi più approfondita. è evidente come l’intuizione, l’unicità dell’elaborazione celebrale umana, che la macchina non possiede, siano elementi unici e irripetibili; parole tranquillizzanti che sono riuscite a generare uno stato di serenità davanti alla perplessità di chi come me, pensa che l’IA possa sopraffare l’uomo, “L’AI è ormai motore produttivo e creativo per ogni settore, con indubbio valore economico e sociale. Il suo uso pervasivo genera però anche giustificate preoccupazioni per il suo possibile impatto sul mondo del lavoro, sull’educazione, sull’ambiente, su diritti fondamentali quali la privacy, l’equità, la trasparenza, e in generale per la velocità e la globalità della trasformazione digitale supportata dall’AI. Nell’affrontare questi temi, tutti insieme dobbiamo giocare un ruolo complementare con lo scopo di individuare in modo condiviso le soluzioni tecnologiche e le regole per creare un futuro in cui i valori e i diritti umani vengano rispettati, e l’unicità della nostra intelligenza non venga messa in discussione, ma anzi venga amplificata dalla tecnologia.”

E’ necessario quindi definire un’etica della tecnologia per un uso consapevole e costruttivo.

Sonia Lustrino

Post correlati

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.