Quaranta minuti di immagini della Todi più bella, nel suo centro storico ma anche nelle sue campagne, accompagnate in sottofondo dai brani suonati da Danilo Rea, Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra al centro della scenografica scalinata di San Fortunato. E’ quanto ha potuto apprezzare il pubblico accorso giovedì 20 luglio al Nido dell’Aquila per l’anteprima di “Jazzlife”, la web serie prodotta da Umbria Jazz con il sostegno di Ministero degli Esteri, Ministero della Cultura, Regione Umbria e Istituto Italiano di Cultura. Una realizzazione, dunque, pensata per promuovere la cultura della bellezza e del buon vivere nel cuore verde d’Italia a livello internazionale.
La proiezione di Jazzlife, alla presenza del Sindaco di Todi Antonino Ruggiano, dell’assessore regionale al turismo Paola Agabiti e del presidente della Fondazione Umbria Jazz Gian Luca Laurenzi ha raccolto applausi a scena aperta. “Emoziona in modo forte”, ha commentato il primo cittadino. “Sarà un grande veicolo di promozione per la città e la regione”, ha sottolineato l’assessore Agabiti. “Todi potrà beneficiare di questo legame con UJ proprio in concomitanza della straordinaria edizione dei 50 anni del festival, che tanto successo ha raccolto”, ha rimarcato il presidente della Fondazione Laurenzi.
I “Doctor 3” – Rea Pietropaoli e Sferra – sono stati guidati in alcuni dei luoghi più significativi della città, tutto all’insegna della sorpresa e dell’improvvisazione, location del concerto inclusa. Un format di grande originalità ed efficacia, capace di appassionare sia chi Todi la conosce già, sia chi è alla ricerca di qualcosa in più di una semplice meta turistica.
Dopo questa prima proiezione, inserita in apertura dell’Umbria Cinema Festival e in connessione con lo “sfoglio” della Guida di Repubblica dedicata al mezzo secolo di UJ, avvenuta alla presenza del direttore Giuseppe Cerasa, Jazzlife inizierà nei prossimi mesi il suo viaggio sui canali di promozione di Umbria Jazz nel mondo.
Nell’occasione è stato ricordato anche lo storico concerto di Charles Mingus, nel 1974, sulla piazza di Todi, in una serata dunque che ha portato le strade della città ad incrociarsi di nuovo, dopo mezzo secolo, con la manifestazione più importante della regione e più conosciuta all’estero.
“La documentary series che ci vede protagonisti – ha concluso il Sindaco Ruggiano – è di una bellezza struggente. Ci si sente quasi a disagio nel vedere tutta insieme tanta storia, tanta cultura, tanta bellezza. Sarà uno straordinario biglietto da visita per la città ma anche un modo per i tuderti per prendere maggiore consapevolezza dell’enorme patrimonio di cui disponiamo e che dobbiamo mettere a valore in modo sempre migliore ed efficace per sostenere uno sviluppo sostenibile del territorio e della comunità locale”.