Sette Spose per Sette Fratelli: due spettacoli al Lyrick di Assisi

7 spose per sette fratelli

Due spettacoli per il musical “Sette Spose per Sette Fratelli” con la regia di Luciano Cannito, che arriva al Lyrick di Assisi riuscendo, più di altri, a portare un vasto pubblico di amanti di quella comicità “corretta”, mai esagerata, che, accompagnata da canto e coreografie ricercate, risulta essere piacevolmente desueta. Ne viene fuori un musical accattivante, che porta a teatro interi autobus di spettatori, pronti ad investire la serata in una esibizione dal vivo che esalta il bel canto insieme alla capacità di ballare erecitare. La storia è ambientata nell’Oregon del 1850, in una fattoria tra le montagne dove vivono i sette fratelli Pontipee. Adamo (Marco Bazzoni detto Baz) il fratello maggiore, si rende conto che è arrivata l’ora di trovare una moglie che si occupi della casa e della cucina.  Conosce Milly (Diana Del Bufalo), la cameriera della locanda del villaggio e tra i due scocca il colpo di fulmine. Adamo e Milly si sposano e lei scoprirà, bene presto, dell’esistenza dei sette fratelli, un po’ primitivi, lavoratori e lontani dai rapporti con il gentil sesso.

Nonostante la storia risalga alla metà dell’800, la tenacia di Milly nel voler cambiare i fratelli e il suo amato è quella  delle donne di oggi che costantemente spendono, a torto o a ragione, le proprie energie per cambiare il mondo e le persone. La Del Bufalo è calata alla perfezione nel suo personaggio, sorridete romantico e deciso nel volere per sé il suo innamorato a tal punto da riuscire a fidanzare i fratelli con le sue amiche. Il lieto fine quasi scontato della storia dei 7 fratelli, accontenta lo spettatore e lascia quella scia di positività di cui tutti hanno bisogno quando scelgono di vedere uno spettacolo dal vivo coinvolgente e solare.

Bravi globalmente gli attori della compagnia, ma salta all’occhio il giovane Leonardo Scafati 17enne di belle speranze, inserito nello spettacolo da quando ne aveva 14, che oggi mostra tutto il suo talento nel canto e nel ballo gestendo alla perfezione i suo 190 cm di altezza, che invece di essere un limite per un ballerino, diventano presenza scenica e forza nelle prese. Sentiremo parlare di lui in un futuro molto prossimo.

Donatella Binaglia

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