Spello, il coronavirus non ferma la passione degli infioratori

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Gli infioratori di Spello presenti, nonostante tutto, per celebrare, come ogni anno, la solenne festività del Corpus Domini. Il coronavirus ha bloccato l’evento corale che coinvolge, tra cameratismo e rivalità, tutti gli abitanti di Spello e che attira, ogni anno, migliaia di visitatori che si riversano per le strade della “città dell’arte e dei fiori” abbandonandosi all’incanto di una tradizione che a Spello è diventata arte.

Un’infiorata intima, per pochi purtroppo, ma non meno bella e partecipata, è stata quella realizzata all’interno della chiesa di San Loranzo dove, a breve, il vescovo Gualtiero Sigismondi celebrerà la messa e calpesterà, per l’ultima volta, l’unica infiorata realizzata. Sarà l’ultima cerimonia infatti per monsignor Sigismondi, che sta per lasciare la diocesi di Foligno per quella di Todi – Orvieto dove subentrerà al posto di Monsignor Benedetto Tuzia.

Seppur scaglionati, gli infioratori non hanno voluto mancare all’appuntamento atteso e preparato da un anno, da quando, terminata l’infiorata, si inizia a progettare la nuova, si seminano le piantine, si stoccano i fiori secchi e si prepara il nuovo bozzetto fino al rito della capatura che trova il suo culmine nella magica Notte dei Fiori.

Presente all’appuntamento anche il sindaco Moreno Landrini, infioratore storico, reduce dalla difficile esperienza del Covid – 19, ma che oggi festeggia il suo compleanno, ed al quale porgiamo i nostri più fervidi auguri.

Importante il segnale dato dagli infioratori di Spello: seppur segnati dalla dura esperienza, sicuramente diversi, vicini ma non troppo o solo virtualmente, fortunatamente ci siamo, a noi la voglia di reagire e di affrontare la realtà che ci circonda con occhi nuovi e nuova energia.

L’Associazione diretta da Mirko di Cola dà appuntamento al 5 e 6 giugno del 2021 quando, ci auguriamo, tutte le difficoltà che stiamo affrontando in questo complicato momento, saranno solo un brutto ricordo.

Benedetta Tintillini

Si ringrazia Alfonso Della Corte per l’immagine concessa

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