L’omaggio del Todi Festival a Patrizia Cavalli

patrizia cavalli

E’ stato un omaggio alla poetessa e scrittrice tuderte Patrizia Cavalli, scomparsa a 75 anni il 21 giugno dello scorso anno, lo spettacolo inaugurale del Todi Festival, ‘Vita meravigliosa’, in prima nazionale sabato 26 agosto al Teatro Comunale, portato in scena da Iaia Forte e Diana Tejera.

Emozione e grande passione sono vibrate nello spettacolo intitolato come l’ultima raccolta (‘Vita meravigliosa’, 2020 ed.Einaudi) della poetessa che però preferiva dirsi ‘poeta’, così l’aveva chiamata Elsa Morante quando scoperse il suo talento letterario. Interpretazione segnata anche dal rapporto personale, dato che l’attrice napoletana l’aveva conosciuta anni fa in occasione della messa in scena della sua traduzione dello shakespeariano ‘Sogno di una notte di mezza estate’ . “Il tempo trascorso insieme a lei – ha raccontato  – era sempre prezioso, divertente, speciale.” Così è nata l’idea di onorarla in teatro, nella sua città natale, “Perchè attraverso il teatro, la musica e la sua poesia ci sembra di richimarla a noi, di ritrovarla, di ricreare quel tempo senza tempo che la sua presenza ci ha regalato”.

Parla al plurale l’attrice napoletana, poichè anche la Tejera, musicista e cantautrice italo-spagnola già frontwoman dei Plastico, conosceva Patrizia e amava le sue poesie. Con lei era nata una grande amicizia, durata più di dieci anni e insieme avevano collaborato nel 2012 in ‘Al cuore fa bene far le scale’, un libro e un CD frutto di un vero e proprio scambio fra musica e poesia, con le parole inedite di Patrizia Cavalli scritte per le musiche di Diana Tejera e le musiche originali di Diana Tejera composte per alcune poesie già edite di Patrizia Cavalli. Con lei e la cantautrice jazz Chiara Civello Patrizia aveva scritto il il brano ‘E se’, vincendo nel 2017 il premio Betocchi in occasione del quale la sua opera era stata assimilata a “un grande canzoniere moderno: un canzoniere che dall’impavido ascolto dei sentimenti e dalla rigorosa, spregiudicata interrogazione dei comportamenti umani riesce a trasformarsi in forme di conoscenza, apertura comunicativa e passione civile”.

Un intreccio rivelatore di quello che è stato poi definito ‘unico, inatteso e coinvolgente senso del pop’ che gli spettatori del festival devono aver percepito, apprezzando assai la forma di recital a due mani nel quale una scelta di poesie, brani e motti della Cavalli sono stati recitati e cantati, mentre in scenografia scorrevano foto e immagini filmate di luoghi e oggetti a lei cari.

La serata, gremita del pubblico del festival, con la presenza di tutte le autorità civili e militari, ha aperto la trentasettesima edizione del festival di Todi e si è conclusa con l’ormai tradizionale ricevimento informale di avvio festival al Terrazzo del Nido dell’Aquila, dov’è stato possibile commentare la serata, celebrare l’evento festivaliero e ricordare Patrizia Cavalli, figura complessa di donna e di artista, considerata una delle voci più importanti della poesia contemporanea alla quale è stato anche dedicato, in uscita il prossimo 14 settembre, il docufilm ‘Le mie poesie non cambieranno il mondo.’

Maria Vittoria Grotteschi

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